NAPOLI – Confermata in appello la sentenza di primo grado per Bruno Mariano ed Elio Notarbartolo; omicidio colposo prescritto per Giovanni Spagnuolo, per il quale la pena viene rideterminata in un anno e quattro mesi di reclusione, e assoluzione per Marco Fresa e Franco Annunziata (tecnico e dipendente comunale), per non avere commesso il fatto e perché il fatto non costituisce reato: entrambi avevano rinunciato alla prescrizione.
Si è concluso, davanti alla prima sezione penale della Corte di Appello di Napoli, presidente Giovanni Carbone, il processo di secondo grado sulla morte dello studente 14enne Salvatore Giordano, ferito a morte dal pesante frammento di un fregio staccatosi dalla Galleria Umberto I di Napoli il 5 luglio del 2014. I reati contestati, a vario titolo, sono omicidio e disastro colposo. Il giovane venne colpito alla testa da un grosso e pesante pezzo di stucco ornamentale mentre passeggiava lungo via Toledo con un gruppo di suoi amici e morì diverso tempo dopo in ospedale, per le gravi ferite riportate.