“L’incontro con l’ad di Stellantis Carlos Tavares è stato un primo passo di ascolto delle organizzazioni sindacali ma per la Fiom è necessario che si avviii da oggi un confronto sulla ricerca, sviluppo e produzione per le lavoratrici e i lavoratori degli impianti italiani per raggiungere gli obiettivi di transizione ecologica posti dal piano di elettrificazione che al 2030 in Europa prevede per Stellantis il 100% di auto elettrificate.
La Fiom ha chiesto di aggiungere ai pilastri del piano della multinazionale riassunti in 3 punti: tecnologia per raggiungere la neutralità, mercato e soddisfazione dei clienti, solidità finanziaria (ricavi netti triplicati e più del 10% di margini); la sostenibilità sociale.
Sostenibilità sociale che si concretizza con la salvaguardia e il rilancio degli stabilimenti con la piena occupazione, superando la situazione attuale di cassa integrazione e intervendo per migliorare le condizioni di lavoro.
“Non occorre chiudere ma trasformare” ha risposto l’amministratore delegato. La Fiom propone per trasformare un cambio di passo nel confronto in Italia: un tavolo con azienda e Governo dove affrontare i problemi che si stanno determinando: dall’implementazione del sistema di ricarica al sostegno all’innovazione come per la nascita della gigafactory su cui c’è l’impegno dell’azienda ad un approfondimento.
Legare la sostenibilità ambientale alla sostenibilità sociale attraverso investimenti, lancio di nuovi modelli e sviluppare la ricerca delle nuove tecnologie. Quello di oggi è stato un primo incontro-quadro: occorre avviare confronti in Italia di approfondimento sulle missioni produttive e sulle attività di tutti gli stabilimenti, degli enti di staff e dei centri di ricerca e sviluppo.
Il Governo brilla per la propria assenza in un settore strategico per l’economia del Paese nonostante la richiesta unitaria di confronto da parte dei sindacati e del sistema delle imprese della Federmeccanica.
La Fiom ritiene Stellantis centrale per tutto il sistema dell’industria dell’automotive: è necessario porsi la sfida di produrre in Italia di 1,5 mln di veicoli ecologici nei prossimi 5 anni. E’ necessario un piano straordinario del governo sul settore che investa risorse sull’industria per salvaguradare occupazione, industria e ambiente.
Lo dichiarano in una nota congiunta Francesca Re David, segretaria generale Fiom-Cgil e Michele De Palma, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile automotive