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Dramma Stellantis: a rischio i lavori di Pomigliano. A Tavares buonuscita da 100 milioni di €. La Cgil: una beffa

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POMIGLIANO D’ARCO – Con le dimissioni di Tavares il futuro del gruppo Stellantis appare sempre più incerto. Stamattina un centinaio di lavoratori di Trasnova, azienda che opera nel settore della logistica e dei trasporti, sta manifestando dalle 6 davanti allo stabilimento di Pomigliano d’Arco, per protestare contro il mancato rinnovo della commessa da parte del colosso automobilistico, che scade il prossimo 31 dicembre.

Al fianco dei lavoratori, provenienti anche dai plant di Cassino e Melfi, ci sono i rappresentanti di Fismic e Fiom, ed i deputati Marco Sarracino (Pd), e Alessandro Caramiello (M5S). I manifestanti stanno bloccando l’ingresso merci dello stabilimento, provocando una lunga fila di camion ed autoarticolati sulla strada che porta in fabbrica. Sono circa 400 i lavoratori di Trasnova impiegati negli stabilimenti Stellantis italiani, che, secondo gli stessi dipendenti, sono a rischio licenziamento per il mancato rinnovo della commessa da parte del colosso automobilistica

Stellantis scivola in Borsa dopo dimissioni Tavares, -7%

Intanto, Stellantis scivola in Piazza Affari dopo un prolungamento dell’asta di pre-apertura. All’indomani delle dimissioni con effetto immediato dell’amministratore delegato Carlos Tavares il titolo sta perdendo perde il 7% a 11,65 euro.

Da oggi le carrozzerie di Mirafiori in cig fino all’8 gennaio

Nel frattempo, si ferma da oggi fino all’8 gennaio l’attività produttiva alle carrozzerie di Mirafiori. Scatta infatti – come annunciato nei giorni scorsi dall’azienda – la cassa integrazione fino al 17 dicembre, cui seguirà la chiusura collettiva dell’impianto dal 18 dicembre all’8 gennaio. Lo stop della produzione interesserà 1.800 l dipendenti che lavorano sulle linee dei modelli 500 elettrica, Maserati GranTurismo e GranCabrio. Non sarà interessato quindi tutto il complesso che comprende cinque stabilimenti e uffici amministrativi di varie entità, con circa 13.000 persone. Lavoreranno regolarmente i dipendenti delle altre attività di manufacturing, della ricerca e sviluppo, del centro stile e degli uffici amministrativi, saranno in funzione la produzione di cambi elettrificati a doppia frizione (eDCT), il Plant di Economia Circolare e il Battery Technology Center. I lavoratori delle presse sono in cig tre giorni alla settimana. 

Il 13 dicembre è previsto un incontro per prolungare i contratti di solidarietà che partono l’8 gennaio per le presse, la costruzione stampi delle carrozzerie di Mirafiori, la Pcma di San Benigno. A fine gennaio finiscono gli ammortizzatori sociali per i 250 dipendenti dell’ex reparto mascherine Covid di Mirafiori.

Auriemma (M5S): Urso e Elkann riferiscano in Parlamento

“È oltre un anno che denunciamo la grande crisi del settore automotive ed il Governo ha eliminato 4,5 miliardi di euro di incentivi per le auto non inquinanti”. Lo ha detto la deputata del M5s, Carmela Auriemma, che ha portato, insieme al collega di partito Alessandro Caramiello, la solidarietà ai lavoratori di Trasnova, che stanno protestando davanti ai cancelli dello stabilimento Stellantis di Pomigliano d’Arco.
“Dobbiamo stare al fianco dei lavoratori – ha aggiunto – perché quello che si prospetta è un inverno veramente duro. Abbiamo presentato i nostri emendamenti alla legge di Bilancio affinché le risorse messe dal governo per le armi, quasi 5 miliardi, siano spostate in un fondo per sostenere il settore dell’automotive e abbiamo presentato un altro emendamento per integrare la cassintegrazione”. Caramiello, invece, ha sottolineato che “il M5s ha già chiesto che il Ministro Urso venga e riferire in aula, così come Elkann, che deve chiarire qual è il piano industriale di Stellantis. Tanti padri e madri saranno buttati letteralmente in mezzo alla strada”. “Ma il lavoro c’è – ha proseguito – perché questi lavoratori fanno la movimentazione di automobili, quindi qualcun altro farà il lavoro che facevano loro. È inconcepibile ed inspiegabile”.

Immatricolazioni in calo del 7% dall’inizio dell’anno

Gli ultimi mesi per Stellantis sono stati contrassegnati da un calo delle vendite in Italia e in Europa. Oggi si conosceranno i dati delle immatricolazioni nel mese di novembre nel mercato italiano.
In Europa gli ultimi dati disponibili sono quelli relativi al mese di ottobre quando il gruppo ha venduto 150.346 auto, il 16,7% in meno dello stesso mese del 2023, con una quota di mercato del 14,4% contro il 17,4% di un anno fa. Da inizio anno le immatricolazioni sono 1.700.846 vetture, con un calo del 7,1% e una quota di mercato che passa dal 17,1 al 15,7%.
Nel mese di ottobre in Italia il gruppo ha immatricolato 31.924 auto, in calo del 27,8% rispetto allo stesso mese del 2023. La quota di mercato è scesa dal 31,7% al 25,2%. Nei primi dieci mesi 2024 Stellantis ha venduto in Italia 397.232 vetture, l’8% in meno dell’analogo periodo dell’anno scorso con la quota di mercato pari al 29,9% contro il 32,8%.

De Palma: evitare beffa liquidazione milionaria di Tavares

“Noi avevamo già chiare le proporzioni del fallimento dell’amministratore delegato. Si sta aggiungendo al fallimento industriale e occupazionale anche quello finanziario. Spero che il consiglio di amministrazione e chi ha responsabilità intervenga per impedire che ora al danno si aggiunga la beffa di un accompagnamento all’uscita di centinaia di milioni di euro, che andrebbero invece investiti nell’azienda, a partire dagli stabilimenti italiani, nella ricerca e nelle lavoratrici e lavoratori che, ricordo, sono già a casa in cassa integrazione”. Lo ha detto Michele De Palma, segretario generale Fiom-Cgil ai microfoni di Radio 3. “La prima questione ora è dare certezza e stabilità – ha aggiunto De Palma – perché noi corriamo il rischio di bruciare anche il capitale. Quindi oggi è necessario dare immediatamente certezza e stabilità. Per questo chiediamo alla Presidenza del Consiglio di convocare immediatamente un tavolo con il presidente John Elkann, immediatamente, altrimenti saremo noi ad andare a Palazzo Chigi”.

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