CASERTA – Il 30 marzo scorso, nel corso di una manifestazione sportiva, due fari sono caduti sugli spalti dello Stadio del nuoto di Caserta e, solo per un caso fortuito, non si sono registrati feriti.
Sul posto, interrotte le gare in corso, i vigili del fuoco del comando provinciale di via Falcone che, verificati i danni, ne hanno disposto la chiusura per permettere la messa in sicurezza della piscina provinciale di via Laviano. Il crollo, infatti, è avvenuto per l’ossidazione dei sostegni, causata dall’umidità. Da allora sono passati dieci giorni, eppure ancora i lavori, che spettano alla Provincia, non sono stati avviati.
E’ l’Agis, l’Agenzia per la Gestione degli Impianti Sportivi della Provincia di Caserta ad amministrare e, dunque, a dover anche manutenere lo Stadio del Nuoto.
Presidente dell’Agis è l’ex vicesindaco di Caserta Emiliano Casale a cui, negli ultimi giorni, si sono rivolte le società e le associazioni sportive che lavorano all’interno della piscina provinciale. L’ex “numero due” di Carlo Marino, pare non avere dato, finora, alcuna risposta a chi, mensilmente, paga le quote per poter usufruire delle corsie anche se, sembra che i lavori dovrebbero essere affidati nei prossimi giorni.
Certo, magari si sarebbe potuto procedere con maggiore celerità anche se, dobbiamo pure ammettere che lo stato in cui oggi si trova la piscina provinciale non può essere attribuito solo all’attuale presidente dell’Agis. Per anni e anni l’ex presidente della Provincia Giorgio Magliocca e l’ex presidente dell’Agis, Giuseppe Guida, sindaco di Arienzo, ben poco hanno fatto per quello che un tempo era il tempio del nuoto casertano.