Coinvolti ristoranti, mense, catering, sale per cerimonie distribuendo vaschette “salva cibo” in alluminio riciclabili al 100%. Lo spreco alimentare in Italia è di 27,5kg di cibo all’anno per persona a livello domestico in Italia costa circa 6,5 miliardi, quello relativo alla produzione e distribuzione di filiera oltre i 3, per un costo nazionale di quasi 10 miliardi. Una campagna a favore dell’utilizzo di materiali virtuosi e contro lo spreco alimentare, che fa bene all’ambiente e alle tasche dei cittadini. Legambiente Campania e Contital, azienda leader del settore del food packaging (contenitori, piatti e rotoli in alluminio) promuovono la campagna “- SPRECO + RICICLO” con l’obiettivo di coinvolgere ristoranti, mense, banqueting e catering, sale per cerimonie per la conversione ecologica del settore della ristorazione, attuando azioni concrete per prevenire lo spreco alimentare.
L’iniziativa prevede la distribuzione e l’utilizzo di vaschette di alluminio come strumento per consentire ai clienti dei ristoranti aderenti o ai dipendenti delle mense aziendali di portare a casa il cibo non consumato, costituendo così una “family bag” pratica, utile e, soprattutto, una volta usata, riciclabile al 100% e all’infinito.
Lo spreco alimentare, a livello domestico, in Italia costa circa 6,5 miliardi, quello relativo alla produzione e distribuzione di filiera oltre i 3 miliardi, per un costo nazionale di quasi 10 miliardi di euro. Le tonnellate di cibo buttato annualmente in Italia ammontano a quasi 2 milioni. Dove si spreca più cibo? In testa i supermercati (36%), poi i ristoranti (18%), le famiglie (15%), le mense scolastiche (12%), gli ospedali (11%) e le mense di lavoro (8%) -dati Waste Watcher International/ DISTAL Università di Bologna-.
“L’alleanza tra Legambiente e Contital nasce con l’obiettivo di dare un contributo alla conversione ecologica del settore della ristorazione a partire dalla lotta allo spreco alimentare- commenta Mariateresa Imparato, presidente Legambiente Campania- un problema che incide non solo sulla spesa delle famiglie, ma sopratutto su ambiente e vita delle persone. Per favorire un consumo consapevole servono strategie delle amministrazioni e del mondo industriale ma anche un nuovo atteggiamento dei cittadini. Basti pensare che la richiesta di un contenitore per portare a casa gli avanzi dei pasti non consumati al ristorante, molto utilizzata dalle popolazioni anglosassoni, non è ancora così diffusa nel nostro Paese per ragioni prettamente socioculturali: solo 1 italiano su 5 la chiede al ristorante.”