Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha da poco firmato un’ordinanza che tocca vari punti. Il primo è l’ingresso in Italia dai Paesi dell’Unione Europea e da Stati Uniti, Canada e Giappone con i requisiti del Certificato Verde. Vietato ancora l’ingresso per chi proviene da India, Bangladesh e Sri Lanka e obbligo di quarantena e tampone per chi proviene dalla Gran Bretagna.
Queste ultime misure sono dovute all’avanzare della variante delta, conosciuta anche come variante indiana, che non solo in questi mesi ha messo KO il sud est asiatico ma anche la Gran Bretagna. Secondo i dati analizzati dai ricercatori, la variante indiana è la forma predominante di coronavirus pandemico circolante nel Regno Unito e si ritiene che sia del 60% più contagiosa di quella inglese.
Anche in Italia si sono verificati i primi casi di variante e per questo motivo la Fondazione Gimbe ha diffuso i dati sulle regioni italiane più colpite da questo nuovo ceppo del virus. “Secondo l’ultima indagine di prevalenza delle varianti pubblicata dall’Istituto Superiore di Sanità il 18 maggio, la variante delta è all’1% con differenze regionali e un range che va dallo 0 al 3,4%: in particolare, la diffusione maggiore si registra in Lazio (3,4%), Sardegna (2,9%) e Lombardia (2,5%).
Tuttavia nell’ultima settimana la variante delta è stata isolata in due focolai a Milano e Brindisi, segno di una sua maggiore diffusione sul territorio nazionale che si rileva anche dal database internazionale GISAID: rispetto ai sequenziamenti su campioni raccolti dal 19 maggio al 16 giugno, su 881 sequenze depositate 57 (6,5%) corrispondono alla variante delta“.
Per questo motivo il Ministro Speranza ha deciso per misure più restrittive volte ad evitare una circolazione più diffusa.