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Ucciso per difendere un amico. L’assassino di Santo era da poco uscito da Nisida

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SAN SEBASTIANO VESUVIANO (aggiornamento) – Più passano le ore più emergono dettagli sull’omicidio, avvenuto la notte scorsa in piazza Raffaele Capasso a San Sebastiano al Vesuvio, del 19enne Santo Romano di Volla e sul ferimento di un coetaneo. In serata è stato arrestato il presunto killer, di soli 17 anni.

Quest’ultimo era stato da poco scarcerato dall’istituto penale minorile di Nisida.
I militari stanno cercando riscontri alle dichiarazioni rese da alcuni testimoni: c’è infatti chi ha riferito di avere visto il 17enne sparare subito dopo la lite, da una Smart nera, e chi invece ha detto che il ragazzo sottoposto a fermo si sia allontanato dalla piazza per poi fare ritorno a bordo della Smart nera dalla quale ha poi avrebbe esploso i colpi che hanno raggiunto la vittima e un coetaneo per fortuna rimasto ferito in maniera più lieve. Secondo quanto si è appreso sarebbero stati in parecchi, però, a indicare il giovane fermato come colui che ha premuto il grilletto.

Santo Romano, calciatore nella squadra di calcio Micri, che milita in Eccellenza è deceduto dopo essere stato colpito da un proiettile ed ora è la sua fidanzata a chiarire che il ragazzo “voleva difendere un amico. Perché la scarpa calpestata non era la sua ma di un suo amico. Lui ci teneva a difenderlo e a proteggerlo”. Piange Simona, la fidanzata di soli 17 anni di Santo.
La ragazza, intervistata dal sito web di Repubblica Napoli, chiede che il giovane non sia “un nome in una lista infinita. Santo è tante cose, deve fare la differenza; voglio che per i suoi funerali, nei cortei ci sia un enorme risonanza, per fare sapere chi era Santo, cosa ha fatto”. Simona stringe tra le mani una scarpa: è la calzatura che portava Santo: “Io lotterò, se i familiari non ci riusciranno. Lotto per lui, per il suo nome. Per far capire e far valere il suo nome. Perché Santo avrebbe fatto tante cose nella sua vita. Perché è un uomo eccezionale, cresciuto in maniera eccezionale in una famiglia eccezionale”.
La voce si fa bassa quando le chiedono quale sia l’ultima immagine che si ricorda del fidanzato: “Lui a terra – dice con un filo di voce – Lui a terra morto”.

Primo lancio SAN SEBASTIANO AL VESUVIO – Un altro giovane ucciso nel Napoletano. E’ accaduto la scorsa notte a San Sebastiano al Vesuvio. Il 19enne incensurato Santo Romano di Volla, calciatore nella squadra di calcio Micri, che milita in Eccellenza è deceduto dopo essere stato colpito in piazza Raffaele Capasso da un proiettile al culmine di una lite tra gruppi di giovani.

Il giovane di Casoria è stato colpito in pieno petto ed è morto poco dopo l’arrivo al pronto soccorso dell’ospedale del Mare. Un altro proiettile ha invece ferito al gomito un 19enne napoletano.

Anche lui incensurato, portato in ospedale, non sarebbe in pericolo di vita. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di San Sebastiano al Vesuvio e della sezione operativa di Torre del Greco.

Intanto, col passare delle ore i sospetti degli inquirenti che indagano sulla morte di Santo sembrano essersi concentrati in particolare su un minorenne della periferia di Napoli che, dopo l’interrogatorio in caserma, è stato fermato.

Il decreto di fermo è stato emesso dalla Procura della Repubblica per i minorenni. Il giovane è ritenuto gravemente indiziato dell’omicidio di Santo Romano e del tentato omicidio di un altro 19enne, commessi la scorsa notte in piazza Raffaele Capasso, nel comune di San Sebastiano al Vesuvio. Il fermo sarà sottoposto alla convalida del Gip. La procura per i minori svolgerà accertamenti in merito ad alcuni post pubblicati sui social subito dopo l’omicidio del 19enne Santo Romano, la scorsa notte a San Sebastiano al Vesuvio.
Nei post individuati sono state riconosciute condotte di esaltazione all’uso delle armi, commesse da altri giovani in corso di identificazione. Saranno poste in essere valutazioni anche in ordine alle responsabilità dei genitori.

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