SAN NICOLA LA STRADA – Oltre agli affidamenti fittizi per i servizi di potatura di alberi o rimozione di erbacce nel Comune di San Nicola la Strada, l’attenzione della Procura si è focalizzata anche sulla gara bandita per i lavori di ripristino dello sprofondamento del parcheggio di via Santissimi Cosma e Damiano per un importo di 83mila euro.
L’appalto è stato affidato il 7 agosto del 2020 grazie ad accordi collusivi, secondo la Procura, alla Di Rubba costruzioni srl società di Antonio Di Rubba, con la compiacenza di altre ditte. Peccato che gli amministratori abbiano dimenticato la presenza della ditta Samoter di Antonio Munno e quella gara avrebbero dovuto annullarla. Oltre all’imprenditore sono indagati il responsabile dell’area tecnica del Comune Giulio Biondi, i collaboratori Brigida Napoleone e Giovanni Mastroianni e l’assessore Antonio Megaro. Un altro assessore coinvolto nell’inchiesta è Gaetano Mastroianni accusato oltre che di turbata libertà degli incanti anche di corruzione per aver favorito Giuseppe Fazzone e la moglie Marianna Sepe, con una proroga illegittima alla Centro servizi srl (di Giuseppe Cerullo, ma il fruitore reale sarebbe Fazzone) per la gara pubblica relativa alla ‘manutenzione ordinaria aree verde sul territorio comunale nel 2020’ e l’affidamento della gara relativa al ‘servizio di potatura alberi medio e basso fusto situati su marciapiedi delle strade e negli spazi pubblici’ affidata alla Co.Res. (ndr Costruzioni e restauri) solo formalmente amministrata da Carmine Del Prete, ma di fatto di proprietà di Fazzone e della moglie Marianna Sepe. Secondo l’accusa, in cambio i due coniugi avrebbero fornito all’amministratore uscente “un sicuro sostegno elettorale” per le elezioni comunali del 20 e 21 settembre del 2020. Mastroianni fu rieletto nel consiglio comunale e ottenne anche l’incarico di assessore con delega al Verde e al Decoro urbano.
Giovanni Maria Mascia
