Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è intervenuto, a Sorrento, all’apertura dei lavori della prima edizione del Forum “Verso Sud: la strategia europea per una nuova stagione geopolitica, economica e socio-culturale del Mediterraneo”, promosso da The European House – Ambrosetti e dal Ministero per il Sud e la Coesione territoriale con l’obiettivo di elaborare una nuova agenda strategica per il Sud Italia.
Hanno preso la parola: Roberto Fico, Presidente della Camera dei Deputati; Mario Draghi, Presidente del Consiglio dei Ministri; Mara Carfagna, Ministra per il Sud e la coesione territoriale; Dubravka Šuica, Vice Presidente della Commissione europea per la democrazia e la demografia; Valerio De Molli, Amministratore delegato di The European House – Ambrosetti.
Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, è intervenuto a Sorrento all’apertura dei lavori del Forum ‘Verso Sud: la strategia europea per una nuova stagione geopolitica, economica e socio-culturale del Mediterraneo’.
“Il quadro geopolitico che ci muta davanti presenta rischi, ma anche opportunità, in particolare per i Paesi del Mediterraneo.
Dichiarazioni di Mario Draghi
La giornata di oggi è un segno della nostra volontà di immaginare e costruire un Sud diverso. Un Mezzogiorno protagonista delle grandi sfide dei nostri tempi. L’evoluzione delle politiche pubbliche per il Meridione è spesso rappresentata come una successione di inevitabili sprechi, fallimenti. La storia economica del Sud nel Secondo Dopoguerra è però più complessa di come raccontano questi pigri pregiudizi. Dagli anni ’50 fino alla crisi petrolifera del ‘73, sospinto anche dagli investimenti pubblici, il Sud è cresciuto a una velocità superiore al Nord. In quel periodo il rapporto tra il prodotto interno lordo pro capite del Mezzogiorno e quello del Centro-Nord è migliorato di 10 punti percentuali – dal 55 al 65 per cento. Tra la seconda metà degli anni ‘90 e l’inizio degli anni 2000, le politiche di investimento hanno contribuito a restringere la forbice tra Nord e Sud, con impatti positivi sull’occupazione. Il Sud non era – e non è – dunque destinato a rimanere indietro. Prenderne atto non vuol dire cedere “all’inconsistente miraggio di un diverso corso della nostra storia”, per citare il meridionalista Manlio Rossi-Doria. Vuol dire individuare come questo corso possa essere corretto, nell’interesse di tutti. Il Mezzogiorno ha tutto il potenziale per convergere rapidamente verso il Centro-Nord.”