La primavera è ormai arrivata, insieme alle celebrazioni pasquali, e l’estate si avvicina rapidamente. Future4Tourism – la ricerca previsionale di Ipsos sulle intenzioni di vacanza degli Italiani – monitora periodicamente i piani di viaggio dei connazionali tenendo presente, in questo peculiare momento storico, dell’evoluzione della pandemia da Covid-19, della guerra Russia-Ucraina e della ripresa dell’inflazione.
Dal nuovo aggiornamento emerge come la maggioranza degli italiani non è disposta a rinunciare alle vacanze primaverili, ma il conflitto russo-ucraino, l’evoluzione della pandemia e l’aumento dei prezzi condizionano molto la scelta della meta che, ancora una volta, ricade sull’Italia.
Vacanze Pasqua 2022, il 44% degli italiani non vuole rinunciarci
Nonostante le forti incertezze del periodo, il 44% degli italiani è intenzionato a prendersi una pausa durante il periodo pasquale; una quota del tutto simile a quella misurata per la Pasqua 2018, periodo distante da qualsivoglia interferenza pandemica. La pausa pasquale vedrà suddividersi quasi equamente coloro che si concederanno una gita fuori porta (23%) e chi invece pensa di concedersi un long week-end o anche periodi più lunghi con pernottamento (21%) decidendo per lo più di rimanere in Italia (circa 2 vacanzieri Pasquali su 3), ma siamo ancora in una fase previsionale: la quota di chi ha già effettuato una prenotazione è molto contenuta (12%).
L’Italia è la meta più ambita: pesano la guerra Russia-Ucraina e il Covid-19
Allargando lo sguardo a tutto il periodo primaverile, i programmi di viaggio per i mesi di aprile, maggio e giugno, vedono quasi 7 italiani su 10 pronti a fare le valigie. Nonostante la misurazione dei propositi di viaggio sia stata effettuata a conflitto russo-ucraino già iniziato, possiamo affermare che al momento non c’è intenzione di mettere un freno alla voglia di vacanza. Ancora una volta l’Italia sarà la destinazione più scelta (68%) con valori sempre superiori al periodo pre-Covid. La scelta della destinazione subisce ancora l’impatto della pandemia, ma in questo momento è la guerra Russia-Ucraina ad avere un maggior influsso. Tra i viaggiatori primaverili, il 28% sostiene che la meta è influenzata molto dalla pandemia; quota che incrementa fino ad un 37% di viaggiatori che sono invece influenzati dalla guerra.
Aumento dei prezzi e inflazione, l’attenzione al budget delle vacanze primaverili 2022
Non bastassero pandemia e conflitto, dobbiamo ricordare che al tavolo siede un altro invitato scomodo che, allo stato attuale, più degli altri sembra poter influire sulle decisioni degli italiani dei prossimi mesi: inflazione e aumento dei prezzi. Tra i potenziali viaggiatori primaverili 7 su 10 non sono disposti a rinunciare al viaggio, ma 5 su 10 sono consapevoli che, pur viaggiando, dovranno stare attenti al budget e, se necessario, fare qualche rinuncia. Tre sono in particolare le strategie per cercare di contenere i costi:
- evitare ponti e alta stagione;
- scegliere sistemazioni più economiche rispetto a quanto abituati a fare;
- ridurre la frequentazione di ristoranti e bar.
È indubbio che gli operatori turistici stanno già guardando all’estate. Da un lato i dati sono rassicuranti: a inizio marzo il 58% prevede di fare le vacanze estive 2022 (quindi tra luglio e settembre), il dato più alto registrato dal 2018. Dall’altro si riduce la quota di coloro che hanno già prenotato. Si sogna, si programma… ma non si concretizza!