“La tutela dell’ambiente non può essere affidata solo allo strumento repressivo delle Forze dell’Ordine e della Magistratura ma è anche una questione di prevenzione, in parte affidata agli Enti che hanno il governo e la gestione del territorio, ma è soprattutto un problema di valori. La cultura dell’ambiente, la tutela dell’ambiente che è la nostra casa, è l’aria che respiriamo, l’acqua che beviamo, il cibo che mangiamo. Solo se ognuno di noi sarà coerente con l’idea di tutela dell’Ambiente si potranno ottenere dei risultati ed evitare che si verifichino altre emergenze, altre criticità ambientali come quelle delle discariche abusive nel Parco Nazionale del Vesuvio e quella annosa dell’inquinamento del fiume Sarno.
Gli strumenti normativi ci sono anche se non sono del tutto adeguati. I delitti in materia ambientale introdotti nel 2015 nel Codice Penale sono sicuramente un passo avanti ma non sono sufficienti perché sono di difficile applicazione. In particolare mi riferisco alla necessità che il disastro e l’inquinamento ambientale siano puniti solo se commessi illegittimamente. Questa è una contraddizione in termini soprattutto alla luce della recente modifica dell’articolo 9 della Costituzione che ha previsto l’Ambiente, la Biodiversità, l’Ecosistema come beni in ambito costituzionale che meritano di essere tutelati a prescindere dal carattere legittimo o meno dell’azione che li offende. Penso però che la tutela dell’ambiente, sotto il profilo repressivo, passi anche attraverso una modifica dei tanti reati contravvenzionali che sono attualmente previsti e che dovrebbero essere trasformati in delitti anche per consentire agli inquirenti di avere strumenti investigativi più adeguati ed efficaci e soprattutto evitare di incorrere nella prescrizione. A scuola andrebbe istituita come materia l’Educazione Ambientale”. Lo ha affermato Nunzio Fragliasso, Procuratore della Repubblica di Napoli, intervenendo oggi a Somma Vesuviana, nel napoletano al grande evento “Ciascuno misuri il peso dell’orma del proprio passo sulla terra”, progetto sostenibilità ideato ed organizzato dai Rotary Club dell’area vesuviana.
Un Teatro Summarte in tutto il suo splendore ha accolto 500 studenti di numerose scuole di Napoli e provincia. Gli studenti hanno partecipato al progetto formativo del Rotary realizzando cortometraggi, opere scultoree, opere pittoriche ed opere letterarie con materiale sostenibile, ecologico, riutilizzabile, ma anche innovazioni tecnologiche. Sono state distribuite in sala più di 500 borracce a sostituzione di tutte le bottigliette d plastica.
Ed il sindaco di Somma Vesuviana, Salvatore Di Sarno, ha evidenziato il come nei giorni scorsi abbia scoperto una mini – discarica su un versante del Monte Somma.
“Oggi è stato un evento emozionante a Somma Vesuviana: tanti giovani in un teatro per parlare di sostenibilità. Noi crediamo nella sostenibilità. In questi giorni con i carabinieri abbiamo partecipato ad un’attività di perlustrazione del territorio che ci ha portato a scoprire, sul Monte Somma una discarica abusiva con sversamento di pezzi di ricambi ma abbiamo trovato anche un furgone pieno di questi rifiuti. Coloro i quali inquinano il territorio sono personaggi abominevoli. Bisogna misurare ogni passo e se rispettassimo la biodiversità ogni giorno avremmo luoghi più vivibili. Somma Vesuviana è stata scelta anche dalla straordinaria e storica camminatrice Vienna Cammarota – ha dichiarato Salvatore Di Sarno, sindaco di Somma Vesuviana, nel napoletano – oggi per parlare per la prima volta agli studenti. Nel 2017 Vienna venne proprio di persona a Somma Vesuviana. Lei è sentinella del patrimonio ambientale ed oggi ci ritroviamo tutti insieme a sostenerla. Vienna ha un grande obiettivo: sostenere la biodiversità , evidenziare le bellezze del nostro Mondo e soprattutto crede in un Mondo Migliore. Dovremmo farlo tutti: credere che si possa migliorare. Noi a Somma Vesuviana, nei giorni scorsi, abbiamo compiuto un piccolo passo con un piccolo gesto ma che ha dato vita ad un grande messaggio. Abbiamo piantato l’Olio dalla drupe bianca denominato anche Olio della Madonna. Da questo albero veniva ricavato l’olio per alimentare le lampade nei luoghi di culto. Con l’avvento del progresso e dunque dell’energia elettrica, si erano perse le tracce di questo Olivo. Un’archeologa dopo anni di studi è riuscita a ritrovarlo e noi lo abbiamo piantato dinanzi al Complesso Monumentale di Santa Maria del Pozzo. Oggi sono 90 i comuni che lo hanno fatto in Calabria e Somma è la prima città in Campania. Stiamo in questo modo salvando la biodiversità del territorio italiano. Con i piccoli gesti possiamo migliorare la realtà, il Mondo e tutelare il Pianeta Terra”.
E alle ore 12 Vienna Cammarota, anni 72, prima donna al mondo a percorrere a piedi la Via della Seta, Ambasciatrice di Archeoclub D’Italia, ha fatto sentire la sua voce viva!!
“Ciascuno misuri il peso dell’orma del proprio passo sulla terra perché il peso dell’orma di ciascuno di noi, sul nostro Pianeta, se non misurato può avere una potenza distruttiva. Il Rotary si occupa di ambiente – ha affermato Nunzia Ragosta, Presidente del Rrotary Club di Otaviano – e la sostenibilità ambientale è diventata la settima via di azione rotariana e questo progetto ad ampio raggio chiude un anno intenso, di sensibilizzazione sulle tematiche ambientali. Premiamo i ragazzi delle scuole più virtuose in tema di sostenibilità ambientale con il concorso durato l’intero anno scolastico. Il territorio campano è attento alle sostenibilità e Vienna Cammarota, Ambasciatrice Archeoclub D’Italia è l’emblema del rapporto uomo – natura, il paesaggio, la natura e l’orma dell’uomo sulla Terra!”.
Dalla Croazia la testimonianza in diretta di Vienna Cammarota, che da anni si batte per la sostenibilità ambientale. Oggi Vienna è Ambasciatrice Archeoclub D’Italia.
Vienna ha parlato ai 500 studenti presenti in sala collegandosi via Skype da un paesino della Croazia, esattamente da un posto chiamato Fumiceva.
“Sono felice di essere stata con gli studenti collegati dal Teatro di Somma Vesuviana.
Abbiamo il dono di vivere in un grande Paese: la nostra, anzi la vostra Italia!! Colgo l’occasione per salutare Somma Vesuviana che nel 2017 mi ospitò lungo il cammino che feci da Karlovy Vary (Repubblica Ceca) fino a Messina. Quel cammino prese spunto dal libro dello scrittore tedesco Wolfgang Goethe che nel 1786 diede vita al suo Viaggio in Italia. Goethe rimase colpito dalla bellezza del nostro Paese raccontandone la straordinaria biodiversità e l’immenso patrimonio culturale.
Io dopo più di due secoli ho attraversato gli stessi borghi. Già i borghi! I Borghi rappresentano una grande opportunità per sviluppare il turismo ambientale – ha dichiarato la Cammarota – il turismo sostenibile favorendo ad esempio il trekking, l’escursionismo e dunque il turismo lento fatto soprattutto di osservazione del patrimonio ambientale.
Oggi cari ragazzi, spesso avete la testa bassa sugli smartphone. I cellulari vanno usati con cautela e non devono mai sostituire il rapporto con l’altro e con l’ambiente in cui viviamo.
Cari ragazzi uscite per andare a visitare le masserie che sono dietro casa vostra. Uscite per una bella passeggiata in Montagna. Avete un grande dono: vivere l’adolescenza in posti unici!
Adesso io sono la prima donna al Mondo a percorrere la Via della Seta in epoca contemporanea. Sono partita il 26 Aprile dal Lazzaretto Nuovo di Venezia e arriverò a Pechino non prima del Natale 2025. Ho 72 anni e quando arriverò a Pechino ne avrò 75 già compiuti.
Attraverserò ben 15 Nazioni ed ho già iniziato. In questo momento vi sto parlando ad esempio dalla Croazia. Sono in cammino verso la Serbia. Io non corro ma cammino per ascoltare, osservare, sentire i profumi, leggere, conoscere per poi raccontare le emozioni!
Nel 2017 avevo un compagno: il libro “Viaggio in Italia” di Wolfgang Goethe;
Oggi ho un altro compagno: il libro “Il Milione” di Marco Polo.
Conosciamo Marco Polo ? In Italia sembra spesso che non ci sia memoria per uomini che hanno reso grande l’Italia stessa.
Perché faccio tutto questo? Per me, per voi, per tutti!! Porto un messaggio di pace, in quanto entro nei paesini e cerco di dialogare e soprattutto ascoltare. Lo faccio per trasmettere un messaggio di forza, tenacia, costanza. Molti di voi con ogni probabilità tra poche settimane ritorneranno a sostenere esami in presenza. Cari giovani voi avete grandi capacità ma dovete metterle in campo per migliorare questa società e renderla sostenibile in tutti i settori”.
Archeoclub D’Italia è in prima linea da 51 anni a tutela del patrimonio ambientale e culturale italiano.
“Oggi siamo impegnati su vari fronti – ha affermato Rosario Santanastasio, Presidente Nazionale di Archeoclub D’Italia – da una parte in Italia con la narrazione e promozione del patrimonio artistico anche meno conosciuto e dall’altra a sostegno di Vienna Cammarota, oggi nostra Ambasciatrice ed è anche con lei che stiamo dando ulteriore forza all’attività di promozione e di valorizzazione dell’Italia nel mondo. Soprattutto stiamo andando a promuovere il turismo sostenibile che vedrà sempre più protagonisti i borghi!”.
Un territorio, quello del Parco Nazionale del Vesuvio che è rinato!
“Proprio dall’evento drammatico del 2017 con un incendio senza precedenti – ha affermato Agostino Casillo, Presidente del Parco Nazionale del Vesuvio – siamo partiti con il grande Progetto Vesuvio con il quale stiamo riqualificando tutto il territorio ed in particolare la rete sentieristica. Abbiamo riqualificato il sentiero 7, un percorso bellissimo in quanto è un sentiero agricolo che da l’opportunità di scoprire la bellezza dell’agricoltura vesuviana, ma abbiamo riqualificato anche il sentiero 9, il sentiero di lava ad Ercolano che consente a turisti di andare sulla lava del 1944. Abbiamo riqualificato anche il sentiero 11, aperto poco fa con percorso per persone con disabilità, il sentiero 4 della Riserva Tirone. Abbiamo in programma, a breve l’apertura del sentiero 6 che è la seconda porta di accesso al Vesuvio!”.
Questo territorio ha un grande patrimonio geologico.
“Ci troviamo in un contesto geologico – vulcanico di elevatissimo pregio. La storia ci insegna che dobbiamo avere molta attenzione per quelli che sono i comportamenti di questo nostro compagno Vesuvio con il quale conviviamo. Dunque dobbiamo rispettare questo patrimonio ambientale – ha dichiarato Gaetano Sammartino, Presidente della Società Italiana di Geologia Ambientale, sezione Campania – fatto di luoghi che possono ospitare i cittadini in quanto fertili. Nel passato, in epoca romana ama anche prima c’è stata una corsa nell’appropriarsi di questo territorio perché territorio fertile dai buoni prodotti. Dunque dobbiamo rendere i cittadini consapevoli della storia e dell’elvato pregio ambientale di questi territori vesuviani nei quali vivono”.