“Sarebbe interessante verificare la possibilità di trasformare ville e yacht confiscati agli oligarchi russi in luoghi di accoglienza delle famiglie provenienti dalle zone di guerra. Ricordo che gli ucraini che stanno venendo non sono persone che scappano dalla povertà ma sono persone che scappano dalla guerra e loro hanno dovuto lasciare Nazione, case, ma quando sono partiti si sono visti bloccati anche i bancomat. Somma Vesuviana sta reagendo con grande amore. Noi oggi siamo in guerra e non lo sono solo loro. Dunque doniamo e tutti coloro i quali potranno mettere a disposizione luoghi da adibire ad accoglienza possono compilare un modulo che è pubblicato sul sito del Comune ed inviarlo a emergenza.ucraina@sommavesuviana.info”. Lo ha affermato Salvatore Di Sarno, sindaco di Somma Vesuviana nel napoletano.
Somma Vesuviana oggi, presso il Primo Circolo Didattico, ha accolto altri 7 bambini provenienti dall’Ucraina. Tanto affetto, amore, abbracci e tanto cuore da parte dei bambini di Somma Vesuviana che hanno voluto donare anche pesciolini. Molti dei bambini provenienti dalla guerra hanno dovuto lasciare in Ucraina anche animali e per questo i bambini della comunità sommese hanno regalato loro dei pesciolini.
Nelle scuole l’accoglienza è stata davvero commuovente, forte, intensa ed inimmaginabile fino a 20 giorni fa.
Al canto di “Benvenuto” o ancora di versi, canzoni che mettono al centro l’unione, la pace, la condivisione, i bambini hanno accolto con i loro maestri i nuovi compagni di classe.
“In brevissimo tempo abbiamo accolto 7 bambini – ha affermato Maria Di Fiore, Dirigente del Primo Circolo Didattico “Raffaele Arfè” di Somma Vesuviana – e Venerdì pomeriggio abbiamo acquisito le ultime iscrizioni. Questa mattina è arrivato Maks. Abbiamo accolto una mamma con ben tre bambine. Per noi è fondamentale condividere con le madri il processo di integrazione dei piccoli. Sono bambini purtroppo molto provati però devo dire che la parte fondamentale di questo percorso la stanno facendo gli insegnanti, dalla commissione accoglienza ed inclusione che ha subito organizzato un protocollo di accoglienza per i bambini provenienti dall’Ucraina. Un protocollo per la valutazione dell’inserimento nelle classi eterogenee che sicuramente daranno degli stimoli forti per la loro inclusione ma anche per quanto riguarda il loro percorso educativo che dovrà essere un percorso personalizzato e per quanto riguarda il supporto di un mediatore culturale e il supporto di un professionista psicologo. In questo momento voglio ringraziare pubblicamente il sindaco, Salvatore Di Sarno che è stato sempre vicino alle scuole, sia per quanto riguarda i tamponi ma anche per quanto riguarda il servizio mensa. La nostra scuola offre il tempo pieno ai bambini della primaria. La comunità di Somma è stata da sempre una comunità molto accogliente sin dalla Prima Guerra Mondiale ed oggi tutte le scuole di Somma ripercorrono questo tipo di processo di inclusività e di accoglienza totale”.
Grandi preparativi alla scuola “Gino Auriemma” nel Centro Storico del quartiere Casamale che oggi ha accolto ben 6 bambini.
“I bambini italiani, pensando che questi bimbi hanno lasciato in Ucraina i loro animali domestici – ha affermato la maestra Matilde Cozzolino della scuola “Gino Auriemma” del Casamale – hanno voluto regalare un pesciolino in sostituzione di qualche gattino o cagnolino che hanno lasciato in Ucraina. Un piccolo gesto per farli sentire a casa”.
Tantissima emozione, grande atmosfera coinvolgente anche al plesso capoluogo del Primo Circolo Didattico “Raffaele Arfè” che oggi ha accolto Sofia. Canti, musica coinvolgente, sorrisi, lacrime di grande commozione, l’importante arte del linguaggio che abbatte le diversità e fa sentire tutti parte della stessa comunità.
Anna Savrytska è arrivata da qualche giorno dalle zone di guerra. Oggi lavora in un’importante società di marketing ma sta dando pieno supporto al Primo Circolo Didattico come mediatrice culturale.
“Sono colpita da quello che stanno facendo gli italiani per noi ucraini: aiutano con cibo, vestiti e mettono a disposizione anche appartamenti. Grazie Italia! – ha affermato Anna Savrytiska – Spero che noi possiamo ritornare quanto prima in Ucraina e alla nostra vita normale. Io sono scappata da Kiev circa 14 giorni fa e da 7 giorni dall’Ucraina. Purtroppo i miei genutori non vogliono lasciare la loro terra. Oggi gli ucraini si stanno dividendo in tutto il Mondo!”.
E da oggi dal piano superiore del Liceo Scientifico “Evangelista Torricelli” di Somma Vesuviana sventolano le bandiere della Pace, dell’Ucraina e dell’Italia! Tutte insieme!
Gli studenti italiani e studenti ucraini hanno consegnato alla comunità ucraina pacchi di medicinali da spedire, frutto di una grande raccolta che ha visto insieme docenti, dirigente, alunni, genitori.
“La comunità scolastica de Liceo Scientifico “Evangelista Torricelli” – ha affermato, commossa, Anna Giugliano, dirigente del Liceo Scientifico – ha dato un segnale di solidarietà verso il popolo ucraino. Ringrazio genitori, alunni, docenti perché davvero tutti insieme e sottolinea tutti insieme hanno contribuito alla raccolta dei medicinali. Un segnale forte, di piena condivisione!”.