In Italia rischia di scomparire l’Olio della Madonna che veniva anticamente utilizzato per alimentare le lampade nei luoghi di culto! Ora iniziative innovative stanno unendo enti, associazioni, comunità locali nel tentativo di evitarne l’estinzione. L’archeologa calabrese, Anna Rotella, dopo mesi di studio è riuscita a trovarne un esemplare, in Calabria.
Anna Rotella (Archeologa e Vice Presidente Archeoclub D’Italia di Vibo Valentia) : “Ho ritrovato l’Olivo bianco della Madonna, rischia l’estinzione! Si tratta di un albero secolare! Somma Vesuviana sarà il primo borgo della Campania a piantare l’Olivo dal colore bianco, contribuendo alla lotta contro la sua estinzione.
In Calabria grazie all’intervento della Conferenza Episcopale calabra, stiamo riuscendo a piantarlo in tutte le parrocchie e borghi: è già in ben 90 su 404. Nascerà l’Itinerario Nazionale che unirà tutti i Borghi che pianteranno l’Olivo Bianco della Madonna.
L’evento, in programma a Somma Vesuviana, Domenica 15 Maggio, è il primo in Italia, per la sua tipologia e messaggio di pace con il coinvolgimento di cittadini ucraini!”. Una bellissima storia di tutela della biodiversità attraverso lo studio dell’antichità! Una storia di rinascita in tutti i suoi aspetti!
Domenica 15 Maggio – Ore 12 e 45 – con la comunità locale – i padri francescani polacchi – l’archeologa che in Italia ha ritrovato l’albero secolare dell’Olivo bianco della Madonna.
“Ho ritrovato l’antico Olivo bianco della Madonna e Somma Vesuviana, nel napoletano, sarà la prima città della Campania a ripiantumarlo per cercare di evitarne l’estinzione. Serviva anticamente per produrre l’olio che andava ad alimentare le lampade delle chiese. Con l’avvento dell’energia elettrica questo olio non veniva più utilizzato e dunque nel tempo si erano perse le tracce dell’Olivo detto olivo bianco della Madonna. L’Italia detiene oltre il 70% del patrimonio culturale artistico mondiale, ma siamo anche ricchi di biodiversità. Abbiamo più di 7000 specie vegetali edibili e siamo in questo addirittura primi al mondo, il Brasile è secondo posto con 3300. Ogni regione italiana ha più specie vegetali di ogni altro stato Europeo. Abbiamo 58.000 specie animali, il secondo paese al mondo ne ha 20.000. Deteniamo 1.200 vitigni autoctoni, la Francia è al secondo posto con 222. Possediamo 533 cultivar di olive, la Spagna che è al secondo posto, ne ha 70. Abbiamo 140 cultivar di grano duro, gli Stati Uniti al secondo posto e immensamente più grandi di noi ne hanno 6! Ma da noi sta rischiando di scomparire la Olea europaea var. leucocarpa, cioè l’Olivo della Madonna!”. Lo ha annunciato Anna Rotella, archeologa e Vice Presidente Archeoclub D’Italia sede di Vibo Valentia.
E l’archeologa è riuscita dopo mesi di lavoro e di ricerca a trovarne un esemplare in Calabria. Ora il progetto per far rinascere questa storica pianta in Italia!
“Mi sono messa sulle sue tracce e l’ho trovato in Calabria. Dopo mesi di studi, ricerche e di lavoro sono riuscita a trovarne un esemplare. Si tratta di una pianta secolare in estinzione e la prima volta che ho trovato questo albero in Calabria, dopo anni di ricerca, è stata una grande emozione. L’ olio derivante da questo olivo veniva anticamente usato per alimentare le lampade all’interno dei luoghi di culto. Oggi ovviamente c’è l’energia elettrica – ha proseguito Anna Rotella – e dunque questa tipologia di albero che fa parte del nostro patrimonio di biodiversità, rischiava di scomparire. E’ nata poi l’idea di coinvolgere parrocchie, curie e diocesi in tutta Italia. Alla base c’è un progetto sociale e culturale per garantire la riproduzione della pianta contribuendo alla nascita dell’Itinerario dei Borghi dell’Olivo della Madonna. Tutti i Borghi che pianteranno l’albero secolare dell’Olivo bianco della Madonna, saranno parte dell’Itinerario dei Borghi dell’Olivo. Ad oggi abbiamo già 90 Comuni della Calabria su 404, ma anche Sardegna, Lazio, Basilicata stanno mostrando interesse. Somma Vesuviana sarà il primo borgo della Campania a piantumare l’Olivo della Madonna e sarà il primo Borgo d’Italia dove si svolgerà una cerimonia particolare in grado di lanciare la Olea europaea var. leucocarpa come simbolo di pace nel Mondo! Grazie all’Ufficio della Pastorale sociale del lavoro e della Cura del Creato della Calabria stiamo promuovendo la piantumazione in tutta la Calabria”.
Domenica 15 Maggio, alle ore 12 e 45, presso il Complesso Monumentale Francescano di Santa Maria del Pozzo, riconosciuto Sito di Interesse Nazionale, i padri polacchi francescani, l’archeologa Anna Rotella, la comunità di Somma Vesuviana con la partecipazione dei cittadini ucraini, piantumeranno per la prima volta in Campania, l’Olivo Bianco della Madonna!
“L’ Olivo della Madonna” ovvero la Olea europaea var. leucocarpa, è una cultivar molto speciale che si fa riconoscere in tutta la sua straordinaria bellezza solo a partire dal momento della maturazione del frutto e ad oggi infatti è attestato in ben 90 dei 404 comuni calabresi, ma è in estinzione. La leucocarpa, come l’olivo in generale, appartiene al paesaggio calabrese e quindi alla cultura mediterranea ed è noto – ha continuato la Rotella – che i popoli antichi di quell’area hanno avuto con l’olivo e quindi con l’olio un rapporto privilegiato per motivi pratici prima e alimentari poi; proprio perché l’olio d’oliva assieme al grasso animale e, solo eccezionalmente alla cera d’api, sono stati per lungo tempo i combustibili privilegiati per illuminare degli ambienti. Se a questo si aggiunge che l’olio ottenuto dalle bianche drupe della Leucocarpa possiede il pregio particolare di bruciare generando pochissimo fumo ben si comprende perché questo olio trasparente e poco denso sia diventato il combustibile ideale per alimentare le lampade impiegate all’interno dei luoghi di culto. L’evento di Somma Vesuviana, in Campania sarà davvero significativo”.
In Calabria, ad esempio le piantumazioni continueranno fino a quando ogni parrocchia, non avrà il suo Olivo della Madonna.
“Si va a tutelare la biodiversità del territorio italiano – ha affermato Luisa Cerciello, Assessore all’Ambiente del Comune di Somma Vesuviana, nel napoletano – e Somma Vesuviana sta dimostrando di essere in prima linea, lungimirante dello sposare iniziative innovative in grado di avvicinare i giovani alla conoscenza e di tutelare il patrimonio naturalistico. Stiamo coinvolgendo anche i cittadini provenienti dall’Ucraina per insistere nel cammino di integrazione sociale che abbiamo avviato da tempo”.