CASERTA – Sarà in tutte le librerie dal prossimo 25 novembre “Sognare mandorle blu“, libro scritto a quattro mani da Simona Pelliccia e Bruno Magrini, edito da Terra Somnia Editore.
Due autori per due stili narrativi diversi tra loro che si incontrano e che si incrociano in traiettorie infinite, dando vita ad un libro che incuriosisce e crea atmosfere che si affacciano sui margini, come se si stesse guardando da una finestra sul mondo. Un libro che può essere interpretato come un mosaico di parole.
Un libro comincia a leggersi dalla copertina e se questa è disegnata dal noto illustratore e vignettista Fabio Magnasciutti, inquadrata nella veste grafica da Plam Creative Studio di Ferrara, allora è già più di un ottimo incipit. Qualcuno ha detto che «I sogni non costano nulla, se non la fatica di andarci vicino» e allora, se si vuole davvero “Sognare mandorle blu”, occorre passare per la prefazione di Gian Marco Griffi (l’autore di Ferrovie del Messico) e giungere all’estro creativo dei due autori.
Sognare mandorle blu è un libro fuori dal coro e fuori pista (che è anche il nome della collana di pubblicazione), che invita il lettore a immergersi in una narrazione fuori dagli schemi tradizionali. Sognare può portarci ovunque, ma cosa succede quando i sogni si colorano di blu e profumano di mandorle? Lo si potrà scoprire sfogliando le pagine di Simona Pelliccia e di Bruno Magrini, Sognare mandorle blu vi aspetta!
Intanto le prime presentazioni: il 29 novembre a Firenze – Libreria Brac; il 13 dicembre a Caserta – Salotto Letterario del Teatro Comunale di Caserta.
Sognare mandorle blu è un progetto che nasce come raccolta di storie autobiografiche ma che subito si sposta e si distacca verso atmosfere a sé stanti e allo stesso tempo collegate da un filo rosso. Esperienze che diventano performance e occasioni per tracciare linee spirituali inedite, tanto che si perde anche la catalogazione stessa di racconto narrato, diventando più: frammenti, margini, deviazioni, corpi onirici, lavori sperimentali aperti, accenni surreali. Un insieme di suggestioni che va a comporre una visione laterale sull’umanità, sugli oggetti, sulle piccole cose quotidiane e sull’infinito come spinta di ricerca continua.