NAPOLI – La Sezione Giurisdizionale Campania della Corte dei Conti ha condannato il governatore Vincenzo De Luca a risarcire alla Regione Campania la somma di 609mila euro in relazione alla produzione delle smart card regionali, ritenute “un inutile duplicato del green pass nazionale”.
Le indagini del nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli erano state svolte sotto la direzione dei pm contabili Davide Vitale e Mauro Senatore. De Luca è stato condannato perché la sua condotta è stata ritenuta commessa con dolo. Dovrà risarcire 609mila euro “oltre alle somme derivanti dal degrado monetario calcolato dalla data dei singoli mandati di pagamento”. La smart card era stata istituita dal Governatore per dimostrare che si era vaccinati contro il Covid, ma per l’accusa si è rivelata un’inutile spesa in quanto era già sufficiente il green pass. De Luca era stato rinviato a giudizio il 5 marzo con altre cinque persone: a tutti era stato contestato un danno erariale di 3,7 milioni di euro, dei quali 928mila euro, il 25% del totale, al solo governatore. I giudici contabili hanno invece prosciolto Giulivo, Bisogno, Trama, Postiglione e Santaniello in quanto le contestazioni degli inquirenti nei loro confronti sono state ritenute dai giudici contabili coperte dallo scudo erariale.
De Luca: impugnerò la sentenza
“Rivendico pienamente e con orgoglio le decisioni assunte a tutela della salute dei miei concittadini, ricordando che la Campania è la Regione che ha avuto il numero più basso di decessi per Covid in relazione alla popolazione. E questo anche grazie al fatto di esserci assunti la responsabilità di decisioni anticipando spesso il Governo nazionale. Ovviamente, la sentenza sarà immediatamente impugnata. Non vorrei dover rispondere del reato di efficienza”. Queste le dichiarazioni di Vincenzo De Luca a commento della condanna della Corte dei Conti per le card anti Covid.