“DOMENICA 15 GENNAIO alle ore 9:30, partiremo con una PASSEGGIATA DRAMMATIZZATA A NOTO ANTICA lungo il fiume Asinaro dalla sorgente di Fontana grande alla marmitta del Durbo, tra le concerie secentesche e una vegetazione rigogliosa tipica delle cave iblee. La stampa potrà essere con noi ed avere la grande opportunità di filmare e fotografare testimonianze uniche. L’11 Gennaio del 1693 un terremoto sconvolse la città di Noto, in Sicilia e numerose città della Sicilia Sud – Orientale. Siamo convinti che per diventare cittadini consapevoli, data l’alta sismicità, si debba conoscere la storia. Abbiamo coinvolto le scuole, incontrate proprio in occasione dell’anniversario ma non basta parlare di faglie, è necessario anche far vedere. Per questo la chiamiamo Passeggiata Drammatizzata. Domenica, daremo vita ad una camminata tra faglie e bellezza. Siamo in presenza di un territorio con geositi carsici, riscontrabili nell’area iblea della Sicilia e nel bacino idrografico dell’Asinaro, con siti archeologici, con mulini, con la fauna”. Lo ha annunciato Laura Falesi, Presidente Archeoclub D’Italia sede di Noto in una nota stampa.
Sul corso fluviale dell’Asinaro dove si concluse la disfatta dell’esercito ateniese nel 413 a.C.
“Quest’anno puntiamo l’attenzione sul fiume Asinaro, in quanto siamo convinti della necessità di istituire il Parco Naturale dell’Asinaro. Il fiume Asinaro, l’antico Assinaros, vide la conclusione della disfatta dell’esercito ateniese nel 413 a.C. al termine della Guerra del Peloponneso tra Atene e Sparta. Questo fiume lambisce e abbraccia due città: la città di Noto Antica a monte distrutta col terremoto dell’11 gennaio del 1693 – ha concluso Laura Falesi – e la città tardo-barocca di Noto ricostruita dopo il sisma più a valle. Lungo il suo corso percorre km 18 e sfocia nel Mar Ionio. Questo corso d’acqua, che ha costituito il fondamento insediativo della città di Noto, la base dell’economia antica e moderna, in età contemporanea risulta dimenticato, abbandonato, soprattutto nel medio corso dove le acque non sono limpide e pulite come alle sorgenti e che accoglie rifiuti di ogni tipo. Raccontando la storia antica dei siti archeologici, quella più recente delle concerie, dei mulini e degli opifici ormai dismessi, ma anche della fauna che lo popola, cercheremo di dare voce a questo fiume così prezioso che merita di essere bonificato, risanato e riportato allo splendore originario. Una nuova sfida che intende ridare dignità a questo ambiente fluviale da cui dipende la salute dei cittadini e di tutta la flora e la fauna che vive presso il fiume. Ecco perché la Passeggiata Drammatizzata. Sarà un cammino diverso, particolare che inizierà e terminerà nella sola giornata di Domenica 15 Gennaio”.