I manifestanti si trovano ora nel parcheggio in fondo alla zona presidiata da venerdì scorso. Una trentina di portuali e circa trecento attivisti che hanno trascorso la notte al molo si sono seduti per terra e hanno cantato “gente come noi non molla mai” e urlato “vergogna” prima che gli agenti azionassero gli idranti.
È l’epilogo della protesta nello scalo, stremato da giorni in cui le attività sono rallentate e l’immagine internazionale, prima in piena salute, si è appannata agli occhi del mondo. La prefettura e l’Autorità Portuale ritengono non più tollerabile l’occupazione del varco 4 anche se il sindacato CLPT garantisce che resisterà fino al 20 ottobre e il coordinamento no vax cittadino va oltre, annunciando di voler restare “a oltranza”.