NAPOLI – Sentenza nel processo per la seconda faida di Scampia. Per l’omicidio di Lucio De Lucia, ras dei Di Lauro e padre di Ugo, nonostante l’iniziale richiesta di ergastolo e le accuse di ben sei collaboratori di giustizia Rito Calzone è stato assolto, mentre per lo stesso omicidio 30 sono stati irrogati a Cesare Pagano, che complessivamente rispondeva di cinque omicidi.
In riferimento invece all’omicidio del ras Giuseppe Pica (ucciso in quanto colonnello del clan del Terzo Mondo) Calzone è stato condannato a 20 anni, stessa pena per Enzo Notturno mentre Carmine Pagano detto ‘Angioletto’ ha subito una pena di 30 anni nonostante la richiesta di ergastolo con concessione delle attenuanti generiche. Per l’omicidio di Luigi Magnetti ‘o mocill, altro delitto eccellente della seconda faida condannato all’ergastolo Salvatore Petriccione, mentre Renato Napoleone dovrà scontarne 30, mentre 20 sono stati inflitti a Davide Francescone. Per l’omicidio di Carmine Fusco invece ergastolo per Luca Raiano e 10 anni per Fabio Magnetti. Per l’omicidio di Salvatore Cardillo il ras Salvatore Frate dovrà scontare 20 anni. Per omicidio di Salvatore Ferrara condannati Cesare Pagano, Salvatore Petriccione e Luca Raiano. Per l’omicidio di Luigi Giannino ergastolo per i ras dei Di Lauro Nunzio Talotti e Raffaele Musolino. Otto gli omicidi contestati nella seconda faida di Scampia. Le indagini hanno consentito di confermare ulteriormente la riconducibilità della cosiddetta seconda faida di Scampia alla decisione degli esponenti del clan Vanella Grassi di scindersi dal clan Di Lauro e confluire nel clan Amato-Pagano, a sua volta formatosi nel 2004 quando un gruppo di elementi di vertice del clan Di Lauro, i cosiddetti Scissionisti o Spagnoli, fuoriuscirono dal clan Di Lauro dando origine alla cosiddetta prima faida di Scampia che, protrattasi fino al 2005, causò circa 70 omicid.