TEVEROLA – Chiuso il ciclo di interrogatori preventivi, ai 15 indagati a vario titolo del reato di corruzione, toccherà ora aspettare la decisione del gup del tribunale di Napoli Nord sulle misure cautelari richieste dalla Procura della Repubblica. Il caso giudiziario sulla cosiddetta “lottizzazione Schiavone” che ha travolto il Comune di Teverola arriva dunque ad uno snodo.
Tra i 15 indagati ascoltati dal gip Daniele Grunieri l’ultimo, in ordine cronologico, è stato il costruttore Angelo Morra. Ma davanti al magistrato sono sfilati anche l’ex sindaco, dal 2019 al 2023, Tommaso Barbato (vicesindaco nell’attuale amministrazione retta dal sindaco Gennaro Caserta), Pasquale De Floris, ex capogruppo di maggioranza e Pasquale Buonpane (assessore con Barbato e consigliere di minoranza con Caserta). Barbato, De Floris e Buonpane si sono dimessi dopo il caso giudiziario.
Ma rischiano il processo e l’arresto anche l’ex sindaco Biagio Lusini, Davide Vargas, ex dirigente dell’Urbanistica, Pasquale Schiavone, Nicolino Botti, Teresa La Palomenta, Giovanni Miniero, Alessandro Pisani, Gennaro Pitocchi, Crescenzo Salve, Massimiliano Schiavone e Biagio Pezzella (anche lui dimessosi da assessore della giunta Caserta).
Ora sarà il giudice dell’udienza preliminare a dover decidere sull’adozione delle misure cautelari richieste dai pubblici ministeri Cesare Sirignano e Patrizia Dongiacomo.