In seguito all’attività di sbarco e soccorso migranti presso il porto di Marina di Carrara, in occasione dell’attracco della nave ”Life Support” riconducibile alla nota O.n.g. Emergency, personale della Polizia di Stato, appartenente alla Squadra Mobile della Questura di Massa Carrara, è intervenuto per lo svolgimento delle attività di specifica competenza. Nel corso delle attività investigative i poliziotti hanno recuperato ed acquisito un sistema di geo localizzazione satellitare, apparecchio verosimilmente utilizzato da alcuni tra i migranti a bordo di un’ imbarcazione salpata clandestinamente dalle coste libiche, con direzione Tunisia, al fine di fare illegale ingresso nelle acque territoriali italiane e trasportante 55 persone di varie nazionalità africane.
La minuziosa attività d’indagine della Polizia, attraverso il supporto di attività tecniche, ha portato all’ identificazione di due 2 soggetti, di nazionalità africana, provenienti dalla zona sub sahariana, rispettivamente individuati quali conduttore materiale del natante (un pericoloso gommone di fortuna) e del suo sodale “aiutante di bordo”, coadiuvante nelle attività tecniche di rifornimento e/o assistenza al mezzo di trasporto marittimo. In conseguenza delle verifiche effettuate da cui sono emersi rilevanti profili di responsabilità penale a carico dei due stranieri, veniva eseguito, ai sensi dell’art. 384 cpp. fermo d’indiziato di delitto, per il reato di cui all’ art. 12 comma 3 lett. a, b, d – DLgs. nr. 286/1998 per aver materialmente effettuato il trasporto di esseri umani in acque internazionali, mettendo a forte rischio l’incolumità personale di oltre 50 persone tra cui sette minorenni, quattro dei quali in tenerissima età. I due soggetti sono stati arrestati, posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente e condotti presso la locale casa circondariale in attesa della convalida del fermo con tutte le garanzie previste dalla Legge, termina la nota stampa.