Nel Decreto Semplificazioni, approvato ieri dal Consiglio dei Ministri, è stato inerito, tra i progetti prioritari del Piano nazionale di ripresa e resilienza, quello presentato dalla Regione Campania che prevede la captazione delle acque a scopo irriguo e potabile dall’invaso formato dalla Diga sul fiume Tammaro a Campolattaro nel Sannio. “Il progetto impegnerà fondi per 480 milioni e la sua rapida realizzazione segnerà un importante passo in avanti per l’ampliamento delle reti irrigue – commenta Vito Busillo, presidente dell’Unione regionale della Campania dell’Associazione Consorzi gestione e tutela del Territorio e Acque Irrigue.
Il solo territorio della Valle Telesina – in provincia di Benevento – passerà da circa 4000 a 15.000 ettari di territorio irrigabile e in più il Consorzio di bonifica del Sannio Alifano disporrà di acqua in caduta in tale quantità da poter rinunciare agli attuali impianti di sollevamento che hanno costi energetici importanti. “E’ un segnale importante quello che viene dal Governo con il via libera all’importante progetto di Campolattaro, che ha anche una fondamentale valenza per gli acquedotti idropotabili – sottolinea Busillo, che è vicepresidente nazionale di Anbi – ma occorre a questo punto rilanciare a livello nazionale e regionale anche tutta la preziosa attività di salvaguardia dei territori effettuata dai Consorzi di bonifica che occorrerà nel tempo finanziare per la salvaguardia idrogeologica e la difesa idraulica non solo delle zone agricole, ma in molti casi anche di quelle urbanizzate”. “Per dare una cifra reale delle necessità con riguardo alle sole esigenze espresse dalla difesa idrogeologica del territorio i Consorzi di bonifica della Campania hanno pronti 193 progetti per oltre 623 milioni di euro per migliorare ancora la tenuta del territorio soggetto a periodici eventi meteo così detti eccezionali, ma che ormai stanno diventando la norma”, conclude Busillo.