Salvare i figli dei detenuti da povertà educativa, parte il progetto ‘Chiavi di Libertà’

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NAPOLI – Domani alle 10 all’istituto Salesiano E. Minichini in via Don Bosco 8, sarà presentato il progetto “Chiavi di Libertà”, che si inserisce nel programma del bando “Liberi per Crescere” promosso dall’Impresa Sociale “Con i Bambini”.

Il progetto, frutto di un partenariato che vede come capofila l’associazione Telefono Azzurro Cam, in una logica di welfare sistemico, intende attuare un modello di presa in carico personalizzato dei minori figli dei detenuti degli Istituti penitenziari di Santa Maria Capua Vetere e di Secondigliano. Le critiche condizioni delle carceri italiane incidono anche sui rapporti familiari, soprattutto sui bambini che hanno un genitore in regime detentivo e vivono in una condizione di povertà educativa. L’obiettivo del progetto è di promuovere un sano processo di crescita e integrazione sociale dei figli dei detenuti, garantendo la continuità del loro legame affettivo con i genitori, attivando una serie di azioni “chiave” che, tutte insieme, vanno a comporre le “Chiavi di Libertà”. Si tratta, infatti, di sei azioni necessarie per rendere concreti e fruibili i diritti enunciati nella Carta dei diritti dei figli dei detenuti. Gli ambiti individuati dalla Carta – Ambiente, Affettività e Legami, Supporto Socio-educativo e Formativo rivolto ai detenuti, Inclusione ed infine Formazione – sono le aree in cui verranno attivate le Chiavi di Libertà del progetto che è già in fase operativa.