MARCIANISE – “Nonostante sia stata raggiunta la possibilità di avere un tavolo al Mimit per il 16 aprile, la Jabil, come sempre, è andata per la sua strada. Non possiamo non interpretare questo atteggiamento come un grave sgarbo a tutti gli attori coinvolti, in primis lavoratori e sindacato, fino ad istituzioni e politica”.
Così in una nota i delegati sindacali aziendali (Rsu) dello stabilimento di Marcianise della multinazionale Usa Jabil, commentano la comunicazione della “procedura di consultazione ai sensi dell’articolo 47 della Legge 428/1990” diffusa oggi dall’azienda, che formalizza l’intenzione di cedere il sito casertano con i 408 addetti alla Tme Assembly Engineering Srl (Tma), nuova società costituita dalla Tme di Portico di Caserta e da Invitalia (la Tme al 55% delle quote, Invitalia al 45%).
“La posizione di Lavoratori ed RSU in merito al piano di disimpegno di Jabil da Marcianise già respinto con forza numerose volte – prosegue la nota – non cambia. In questi giorni abbiamo chiesto a Regione Campania e politica di sedere al fianco dei lavoratori, pronunciandosi contro la scelta che sta operando la multinazionale. Il nostro sconcerto è totale, anche osservando le straordinarie misure di sicurezza che l’Azienda sta ponendo in campo ai cancelli dello stabilimento. Abbiamo immediatamente attivato i nostri studi legali per una verifica approfondita del documento, fermo restando le eventuali prossime iniziative di protesta che saranno organizzate” conclude la nota.
