“A Roma, nel corso della nostra manifestazione organizzata sotto la sede del ministero della Salute per consegnare al ministro Speranza una piattaforma di proposte per superare l’emergenza 118 in Italia, mentre da ore eravamo in vana attesa che qualche funzionario ci ricevesse, la figlia disabile in carrozzina di uno nostro rappresentante sindacale toscano ha accusato un malore manifestando una crisi convulsiva. Allertato il 118 perché si recasse sul posto con uno specifico farmaco, di vitale importanza, abbiamo dovuto attendere l’ambulanza che è arrivata dopo circa mezz’ora e, peraltro, senza medico a bordo né farmaco. Da medici di emergenza, ovviamente, abbiamo gestito e risolto comunque”. Così, il referente nazionale dei medici convenzionati del Saues, sindacato autonomo urgenza emergenza sanitaria, Maria Foresta.
“Insomma, una giornata emblematica quella di eri – sottolinea l’esponente sindacale – che, tra la mancata disponibilità all’ascolto delle proposte del sindacato e l’increscioso livello di assistenza riservato alla giovane disabile, la dice tutta sull’attenzione riservata delle istituzioni alle criticità del sistema di emergenza territoriale e a chi vi è costretto a lavorarvi in condizioni davvero estreme”. “Ieri, insomma, abbiamo avuto un motivo in più – conclude Foresta – per proseguire con ancora maggiore determinazione la battaglia per la dignità dei medici di emergenza e dei cittadini-utenti”.