DAILY MAGAZINE

Roma, la Società Italiana Geologia Ambientale interviene sul tema della sanificazione delle spiagge

in News by

Importanti chiarimenti del Consiglio Nazionale SIGEA (Società Italiana geologia ambientale) sulla sanificazione delle spiagge in vista della prossima estate, sulle quale non occorre intervenire con sostanze disinfettanti sul substrato sabbioso. Le spiagge infatti dovrebbero essere ripulite solamente dai rifiuti di origine antropica quali, ad esempio, oggetti in plastica, copertoni, polistirolo e materiale di risulta che il mare ha depositato sulla riva in inverno in quanto i materiali naturali non pericolosi (ad es foglie, rami, tronchi, canne, materiale sminuzzato e conchiglie) spiaggiati e accumulati sulle spiagge non devono essere considerati come dei rifiuti poiché rappresentano un importante elemento in grado di consolidare il sedimento sull’arenile.

“Nelle scorse ordinanze balneari emanate dai Sindaci costieri del Lazio, specialmente la n. 89 del 3 maggio 2020 pubblicata sull’albo Pretorio dal Comune di Roma, si prevedeva tra i vari interventi di manutenzione delle spiagge anche la sanificazione. Per le future ordinanze balneari sarebbe auspicabile e opportuno, specialmente dopo il disastro ambientale avvenuto lo scorso anno in Spagna, ribadire che non occorre intervenire con sostanze disinfettanti sul substrato sabbioso. Le sostanze disinfettanti sono, infatti, tossiche e alterano profondamente l’habitat naturale della spiaggia. Tali sostanze danneggiano la micro flora, la meio e micro fauna presente sulla spiaggia. Inoltre tali inquinanti possono giungere al mare determinando un inquinamento ambientale della matrice con il conseguente accumulo di tali inquinanti nella catena trofica”. Lo ha affermato Ilaria Falconi, Consigliere Nazionale della Società Italiana di Geologia Ambientale (SIGEA).

“Le spiagge dovrebbero essere ripulite solamente dai rifiuti di origine antropica quali, ad esempio, oggetti in plastica, copertoni, polistirolo e materiale di risulta che il mare ha depositato sulla riva in inverno in quanto i materiali naturali non pericolosi (ad es foglie, rami, tronchi, canne, materiale sminuzzato e conchiglie) spiaggiati e accumulati sulle spiagge non devono essere considerati come dei rifiuti poiché rappresentano un importante elemento in grado di consolidare il sedimento sull’arenile, soprattutto in un tratto di litorale soggetto ad erosione costiera. Tali materiali naturali – ha continuato la Falconi – infatti, esercitano un’azione di sostegno per la sabbia in quanto ostacolano l’erosione eolica e marina. Durante la stagione balneare i materiali di origine naturale (i.e. tronchi di legno o vegetazione) che non determinano incolumità per le persone dovrebbero rimanere in loco, mentre i materiali aventi dimensioni ridotte, come ad esempio i pezzetti di legno, dovrebbero essere rimossi manualmente, specialmente nelle zone dunali”.

“L’impatto delle attività antropiche sull’ambiente naturale ha causato la perdita di habitat, la creazione di ambienti artificiali, la crisi climatica e la distruzione della biodiversità. Anche l’attuale pandemia SARS-Cov-2, così come altre malattie infettive emergenti – ha dichiarato Eugenio Di Loreto, geologo, Presidente della Sezione Lazio della SIGEA –  è da attribuire all’alterazione degli ecosistemi da parte dell’uomo, che ne ha modificato la capacità di assorbire o contenere gli agenti patogeni e virali favorendo un incremento delle zoonosi, ovvero trasmissioni potenzialmente infettive tra gli animali e l’uomo. Per affrontare la crisi che ha colpito così duramente le nostre società e le nostre economie occorrono quindi politiche e misure innovative ad ogni livello e un impegno straordinario della classe politica, nell’ottica di recuperare un rapporto con la Natura che sostituisca l’approccio utilitaristico con quello di una maggiore integrazione. L’attuale situazione di emergenza sanitaria non può che rappresentare un’occasione unica anche per ripensare alle necessità e ai propri bisogni con un modello di balneazione meno intensivo e maggiormente legato alle attività cui il mare è naturalmente predisposto”.

Ultimi da...

Go to Top