Ieri mattina, presso la sede nazionale di Marevivo, parlamentari e istituzioni, protagonisti del percorso che ha portato alla decisione storica per i diritti dell’ambiente e a un grande passo avanti nella lotta all’inquinamento del mare, si sono dati appuntamento per presentare ufficialmente la Legge Salvamare.
La Presidente di Marevivo Rosalba Giugni ha accolto la Senatrice Virginia La Mura, la Presidente della Commissione Ambiente del Senato Vilma Moronese, la Commissione Ambiente della Camera, nelle persone di Paola Deiana e Rossella Muroni, l’ex Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, il Vicepresidente di Marevivo Onlus Ferdinando Boero e la Sottosegretaria di Stato MITE Ilaria Fontana. Nel corso dell’incontro, sono stati affrontati nel dettaglio i vari aspetti del provvedimento che, disciplinando il recupero dei rifiuti in mare, nei laghi, nelle lagune e nei fiumi e promuovendone il riuso, avrà ricadute importanti a sostegno della vita marina e dello sviluppo di una economia del mare più sostenibile.
“È una grande vittoria: per il nostro mare, per il nostro Paese, per i nostri cittadini – afferma Rosalba Giugni, Presidente di Marevivo – Già nel 1988 Marevivo installò uno sbarramento sul fiume Sarno, raccogliendo 1200 tonnellate di rifiuti in soli 3 mesi. Ci sono voluti 34 anni per arrivare a una legge fondamentale per contrastare il marine litter e finalmente abbiamo ottenuto la Salvamare. Cosa la rende così importante? Grazie a questa Legge, avremo più forza per ripulire il mare dalla plastica, una vera piaga per l’ecosistema marino e non solo. Il nostro futuro dipende dal mare, ma la salute del mare dipende da noi.”
“Non posso non ammettere che il provvedimento per pulire il mare dai rifiuti avrebbe potuto essere maggiormente incisivo, a ogni modo vederlo finalmente approvato è per me un’emozione – dichiara la Senatrice Virginia La Mura – Con esso il Paese inizia concretamente a tendere la mano al nostro grande alleato e fonte di vita, il mare. Il 15 maggio abbiamo esaurito le risorse naturali messe a disposizione dal Pianeta per il 2022 e adesso inizieremo a usare le risorse degli altri. Occorre un cambiamento verso la sostenibilità. Non può esserci tutela ambientale senza la tutela delle persone.”
“Quella di oggi è più che altro una festa: dopo tanto tempo avevamo bisogno di una buona notizia e l’approvazione della legge Salvamare lo è senza dubbio. Questa legge ha dovuto lottare insieme a noi per non morire: è sopravvissuta a tre diversi governi e a molti ostacoli, tra cui la pandemia e la guerra – dichiara Vilma Moronese, Presidente della Commissione Ambiente del Senato – La legge Salvamare si pone all’avanguardia nel contesto europeo, c’è tanto: si parla anche di dissalatori, acquacoltura, Posidonia oceanica, ecco l’importanza della Salvamare che è una legge fatta di azioni concrete nell’ottica della economia circolare.”
“Parliamo di conversione ecologica, non di transizione! – ribadisce Sergio Costa, ex Ministro dell’Ambiente che presentò il Decreto legge in parlamento nel 2018 – Transizione vuol dire andare dal punto A al punto B; conversione è un cambiamento radicale del nostro stile di vita ed è proprio questo che occorre. La legge Salvamare è una legge di conversione ecologica che è stata votata all’unanimità perché l’esigenza di questa legge rispecchiava le necessità di un Paese intero. Ingeriamo 5 grammi di nanoplastiche al giorno! La Salvamare è una legge di tutti e per tutti.”
“La Posidonia non era mai entrata prima all’interno di in una legge, il che è paradossale. Finalmente è stata inclusa in un provvedimento legislativo e le è stato riconosciuto il vero ruolo di polmone del Mediterraneo – dichiara Paola Deiana della Commissione Ambiente della Camera – La posidonia spiaggiata è parte dell’ecosistema, la nostra battaglia lavora sulla sensibilizzazione in questo senso, perché si possa comprendere che la posidonia spiaggiata è parte dell’ecosistema. Adesso nella raccolta della Posidonia possiamo separare e recuperare la sabbia, essenziale contro l’erosione.”
“Questa è una legge che nasce in maniera trasversale, io ho incrociato il tema lavorando con i pescatori che dovevano paradossalmente smaltire i costi dei rifiuti riportati a terra invece di essere incentivati a farlo – afferma la parlamentare Rossella Muroni – Devo ringraziare Marevivo perché ci ha aiutato a fare squadra, e ha fatto quello che dovrebbero fare tutte le associazioni della società civile, ovvero aiutare la politica a lavorare in sinergia e in equilibrio.”
“La plastica sta diventando un substrato dove si insediano e fanno le uova moltissimi organismi e dobbiamo arginare questo problema – dichiara il Vicepresidente di Marevivo Ferdinando Boero – Nella Salvamare c’è un aspetto importantissimo che è l’educazione ambientale perché se non c’è la conoscenza non possiamo fare la transizione ecologica”. “Ho seguito in tutte le fasi l’approvazione del decreto con questa meravigliosa squadra. Abbiamo lavorato per raggiungere l’obiettivo il prima possibile, e grazie alle associazioni ci siamo riusciti – afferma la Sottosegretaria di Stato MITE Ilaria Fontana – Ce l’abbiamo fatta e da oggi andremo avanti a riempire quel puzzle di meravigliose altre leggi che fanno parte della nostra Costituzione.”