Roma, fermati in stazione 21enne e 19enne colpevoli di rapina aggravata ai danni di due cittadini americani

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Nell’ambito dei servizi dedicati all’area della Stazione Termini di Roma gli agenti della Polizia di Stato del commissariato Viminale hanno proceduto al fermo di indiziato di delitto di un 21enne della Libia e di un 19enne tunisino poiché gravemente indiziati del delitto di rapina aggravata a mano armata in concorso tra loro. Intorno alle 5 del mattino di venerdì scorso, i poliziotti sono intervenuti in zona Termini, presso un ostello, in quanto due cittadini americani avevano appena subito una rapina con pistola.

Nel rientrare all’interno della struttura i turisti sono stati avvicinati da due soggetti, uno dei quali li aveva seguiti fino alla porta d’ingresso per poi bloccarli e, dopo aver afferrato al collo uno dei due gli ha asportato la somma in denaro pari a 50,00 euro, un telefono cellulare Iphone 13 e una collana in oro mentre, contemporaneamente, il secondo soggetto ha afferrato la donna puntandole la pistola al collo e le ha sottratto 250,00 euro in contanti, una collana in oro, un telefono cellulare Iphone 11, la borsa contenente un portafogli, i documenti personali e una carta di credito. Grazie alle immagini di videosorveglianza dell’ostello, le descrizioni delle vittime e la geolocalizzazione dei telefoni cellulari gli agenti hanno concentrato le ricerche nelle zone limitrofe, individuando i due soggetti in via del Castro Pretorio. Fermati e sottoposti a perquisizione personale, il 21enne e il 19enne sono stati trovati in possesso della refurtiva e riconosciuti poi dalle vittime alle quali è stata restituita la merce rubata. A seguito di convalida del fermo il GIP, su richiesta della locale Procura della Repubblica, ha disposto per i due uomini la custodia cautelare in carcere. Ad ogni modo tutti gli indagati sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell’attuale fase del procedimento, ovvero quella delle indagini preliminari, fino a un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.

FOTO: Polfer