“Siamo seriamente preoccupati per i 160 posti di lavoro a rischio nello stabilimento Vismara di Casatenovo, Lecco, e chiediamo agli organi competenti di sospendere atti e decreti ingiuntivi, per poter trovare soluzioni necessarie a garantire continuità aziendale e livelli occupazionali”.Così il Segretario nazionale della Fai-Cisl Massimiliano Albanese commenta l’evoluzione della vertenza Vismara, riesplosa a pochi giorni dalle festività natalizie rischiando di compromettere definitivamente la continuità delle attività produttive e i posti di lavoro.
“La vicenda – ricorda il sindacalista in una nota stampa – dura da anni ed ha origine dal fallimento delle Banche Venete, che ha coinvolto tante imprese sane come il Gruppo Ferrarini, che detiene l’86% di quote della società Vismara. La vertenza che coinvolge quest’ultima società, potrebbe trovare una possibile soluzione dopo la sentenza d’appello del crack veneto, prevista per il prossimo aprile. È per questo – conclude Albanese – che come Fai-Cisl siamo impegnati a chiedere tavoli di confronto a tutti i livelli istituzionali, per poter tutelare i lavoratori e le loro famiglie, che in questo momento rischiano di pagare il prezzo più alto di questa vicenda”.