All’esito delle investigazioni coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma piazza Dante hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Roma, nei confronti di un giovane romano di 20 anni, già conosciuto alle forze dell’ordine, gravemente indiziato dei reati di estorsione e incendio aggravato.
All’indagato vengono contestate numerosi e ripetuti episodi di minaccia ai danni di una coppia di coniugi, titolari di un bar del quartiere San Lorenzo: secondo quanto dichiarato dalle vittime, infatti, il 20enne era solito entrare nel loro esercizio di via dei Latini con atteggiamento da “boss” di quartiere, esigendo consumazioni gratis e, soprattutto, somme di denaro – tra i 60 e i 100 euro – assumendo atteggiamenti sempre più violenti.
Per apparire ancor più convincente, il 20enne avrebbe più volte minacciato di dare fuoco al locale.
Le vittime, per timore e per quieto vivere, hanno assecondato le pretese del giovane fino ad agosto scorso, quando hanno deciso di non dare più seguito alle sue richieste. Di conseguenza, a titolo ritorsivo, nella tarda serata del 28 agosto veniva lanciato contro la vetrina del bar una bottiglia incendiaria, con grave pericolo per la pubblica incolumità. Le fiamme venivano spente da una delle vittime con l’estintore presente nell’esercizio.
A seguito della collaborazione delle persone offese, era possibile acquisire un grave quadro indiziario e dunque formulare la richiesta cautelare che trovava accoglimento dall’organo giudicante.