Questa mattina, alla presenza del Questore di Trieste Irene Tittoni, è stato rinnovato in Questura il Protocollo di Intesa dal Presidente di Insiel dott. Diego Antonini e il Dirigente del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni del Friuli Venezia Giulia dott.ssa Manuela De Giorgi.
Considerati gli importanti risultati raggiunti dalla partnership stipulata il 2 aprile 2019, il rinnovo del Protocollo consentirà di proseguire la condivisione e l’analisi di informazioni in grado di incrementare i livelli di prevenzione e contrasto dei crimini informatici ai danni dei sistemi dipendenti da Insiel che, com’è noto, gestisce il patrimonio informativo degli enti pubblici e dei cittadini della Regione.
Il rapporto collaborativo tra la Polizia Postale e Insiel s.p.a. è altresì improntato sulla collaborazione e gestione delle situazioni di emergenza che possano creare minacce, vulnerabilità o incidenti in grado di danneggiare la regolarità dei servizi erogati dalla società.
Fra gli obiettivi della Convenzione vi è anche quello di sviluppare iniziative congiunte di promozione della consapevolezza dei rischi della navigazione online a beneficio delle imprese del territorio e della cittadinanza al fine di aumentare la resilienza collettiva.
La Polizia di Stato svolge in via esclusiva attraverso il C.N.A.I.P.I.C. della Polizia Postale (Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche) e mediante i Compartimenti della Polizia Postale dislocati sul territorio, una rilevante attività di prevenzione e repressione dei crimini informatici di matrice comune, organizzata o terroristica, che hanno per obiettivo le infrastrutture informatizzate di rilevanza nazionale.
Sullo sfondo del Protocollo l’importanza del “fare rete”, fondamentale nel contesto attuale in cui gran parte dei servizi indispensabili vengono erogati ai cittadini
da enti governativi, pubblica amministrazione e imprese, attraverso reti e sistemi informatici che, se compromessi, sono in grado di determinare conseguenze economiche rilevanti, e in alcuni casi, l’indisponibilità di servizi essenziali.