Nelle prime ore del mattino, il personale della Polizia di Stato di Rimini ha tratto in arresto due cittadini tunisini, irregolari sul territorio italiano, per il reato di Rapina aggravata in concorso. Nello specifico, alle ore 22.00, una volante della Questura di Rimini veniva inviata in via Sabaudia poiché al Numero di Emergenza 112 – NUE era arrivata una chiamata nella quale un cittadino italiano segnalava di essere stato vittima di una rapina. I poliziotti, giunti immediatamente sul posto, individuavano il richiedente che riferiva agli operatori che, pochi minuti prima, mentre si trovava con il proprio cane nel parco, veniva avvicinato da un uomo che inizialmente gli offriva della sostanza stupefacente ed al suo rifiuto di acquistarla, chiamava un complice che sopraggiungeva in bicicletta. A quel punto, il soggetto che lo aveva avvicinato per primo lo bloccava da dietro mentre il secondo gli puntava un coltello costringendolo a consegnare la somma di denaro contante di 220 euro che custodiva nel portafoglio, per poi allontanarsi repentinamente.
Grazie alla dettagliata descrizione fornite dalla vittima dei due soggetti, gli agenti intercettavano nelle vicinanze questi ultimi che però riuscivano a darsi alla fuga e a far perdere le proprie tracce dileguandosi in direzione della spiaggia. Le ricerche proseguivano per tutta la serata e parte della nottata finché i poliziotti li avvistavano all’altezza del bagno 137 e li bloccavano definitivamente accompagnandoli in Questura, sottoponendoli a fermo di polizia giudiziaria. Si ricorda che nei confronti delle persone indiziate ed imputate vige la presunzione di innocenza.
Ma non solo: come riporta la nota della Questura, il personale della Polizia di Stato di Rimini ha tratto in arresto un cittadino albanese, irregolare sul territorio nazionale, per il reato di Tentato furto. Nello specifico, alle ore 17.25, una volante della Questura di Rimini veniva inviata presso il supermercato CONAD del centro commerciale “LE BEFANE” in quanto al Numero di Emergenza 112 – NUE era arrivata una chiamata nella quale veniva segnalato un tentativo di furto ad un esercizio commerciale. I poliziotti, giunti immediatamente sul posto, prendevano contatti con il responsabile della sicurezza che riferiva che poco prima aveva notato un soggetto sospetto con al seguito un borsone, e pertanto pensava bene di seguirlo.
L’uomo infatti prelevava dallo scaffale del reparto alcolici diverse bottiglie, per poi occultarle nel borsone che aveva al seguito, e, dirigendosi verso una delle casse chiuse scavalcava il cancelletto senza pagarle. Il responsabile della sicurezza, quindi, accompagnato da una Guardia Particolare Giurata, raggiungeva l’uomo all’uscita del supermercato, che, vistosi scoperto, consegnava spontaneamente il borsone con all’interno 9 bottiglie di GIN, del valore complessivo di 242,10 €. In considerazione dei fatti accaduti il cittadino albanese, irregolare sul territorio nazionale, nonché sottoposto al divieto di dimora presso la Provincia di Rimini veniva accompagnato presso la Locale Questura, tratto in arresto e sottoposto nella mattinata di oggi al giudizio Direttissimo, a seguito della quale veniva sottoposto all’obbligo di presentazione alla P.G. Si ricorda che nei confronti delle persone indiziate ed imputate vige la presunzione di innocenza, termina la nota.