AVERSA – Un 37enne tunisino, durante una lite nata per futili motivi, è stato picchiato a sangue e ridotto in fin di vita da un connazionale di 23 anni la scorsa notte ad Aversa.
Dalle dichiarazioni rese dall’arrestato, ancora da riscontrare, sembrerebbe che il suo connazionale gli dovesse 300 euro in contanti e il telefono cellulare. Quando i carabinieri della sezione radiomobile della Compagnia di Aversa, su richiesta arrivata alla Centrale Operativa, sono giunti nei pressi dell’area adibita ad attività ludiche del centro Commerciale Jumbo, i due si stavano ancora picchiando. Ristabilita la calma, per curare le lievi lesioni che a vicenda si erano provocati, i due sono ricorsi alle cure mediche presso l’Ospedale Moscati di Aversa. Successivamente i militari dell’Arma sono dovuti intervenire anche nei pressi del nosocomio perché il 23enne tunisino, dopo aver atteso il 37enne fuori dalla struttura sanitaria, lo ha nuovamente aggredito e picchiato fino a ridurlo in fin di vita, scappando. Immediato è stato l’intervento dei carabinieri che si sono messi sulle sue tracce fino individuarlo, per arrestarlo, nei pressi di un Pub di Lusciano. Il 23enne è accusato di tentato omicidio ed è stato rinchiuso nel carcere di S. Maria Capua Vetere.