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Ricerca Ipsos per Cisl scuola, le distanze con l’Europa: per i genitori riguardano anche la preparazione

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I genitori valutano gli insegnanti più positivamente di quanto non avvenga a parti invertite: ed è più o meno il 90% dei docenti, e anche dei dirigenti, a dirsi soddisfatto delle relazioni con gli studenti. Complessivamente positive, pur con qualche oscillazione dei dati, le relazioni fra dirigenti e insegnanti, anche se i dirigenti vorrebbero ricevere da quest’ultimi più ascolto e maggior supporto.

Per il 90% degli insegnanti i genitori sarebbero troppo indulgenti con i propri figli, una percentuale nettamente più alta di quella riguardante i genitori (70%) che considerano poco severi gli insegnanti. Per la maggioranza degli insegnanti – si legge nel report dell’IPSOS – i genitori sono assenti (53%), ansiosi (58%) e frustrati (62%), mentre per la maggioranza netta dei genitori è il contrario, ovvero gli insegnanti sono presenti (77%), entusiasti (66%) e sereni (70%).

“Rispetto all’Europa, l’insegnante in Italia si sente meno retribuito (80%), meno valorizzato (75%), meno rispettato (68%), meno tutelato (67%), pur a parità o in superiorità di preparazione (80%); l’opinione è sentita anche più intensamente tra i dirigenti. Tra questi ultimi, unica eccezione è la minore tutela degli insegnanti italiani rispetto a quelli europei: solo il 42% di essi ritiene che gli insegnanti italiani siano meno tutelati dei colleghi europei”.
Anche i genitori mostrano di condividere l’opinione secondo cui vi sarebbe uno scarto in negativo rispetto alla condizione e al trattamento dei docenti di altri Paesi, ma in una percentuale del 32% pensano che quelli italiani siano meno preparati dei loro colleghi stranieri.

Riguardo al terzo capitolo (La scuola al tempo del Coronavirus), non solo gli insegnanti (50%) e ancor più i dirigenti (80%), ma anche i genitori (60%) pensano che l’emergenza pandemica abbia rappresentato anche uno stimolo all’innovazione, soprattutto nell’ambito delle competenze digitali, anche se non manca la consapevolezza dell’impatto negativo che la pandemia ha avuto sugli alunni in termini di salute mentale, socializzazione e apprendimenti.

Sono i dirigenti ad avere avvertito in modo più pesante lo stress legato a una gestione delle attività scolastiche caratterizzata da un enorme aumento dei carichi di lavoro e responsabilità, tanto che il 60% dichiara di averne risentito in termini di salute mentale e di difficoltà crescente a conciliare impegno di lavoro e vita privata.

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