E’ di poche ore fa la notizia della riapertura dei due centri vaccinali della Mostra d’Oltremare a Fuorigrotta, oltre a quello allestito in un hangar dell’Atitech a Capodichino. I due hub erano stati chiusi due giorni fa per mancanza di vaccini, come annunciato dal governatore della Campania, Vincenzo De Luca.
Purtroppo, però l’attività vaccinale non riprenderà al 100% a causa delle poche dosi. I centri vaccinali rischiano di determinare un ulteriore rallentamento della campagna di immunizzazione dei campani, soprattutto dei napoletani. Dopo un nuovo carico di vaccini Pfizer e Moderna si lavora anche per “smaltire” alcune dosi di AstraZeneca che, però, è consigliato solo per alcune fasce d’età.
De Luca spinge per forniture più ricche, ma è l’intero Paese a soffrire della mancanza di vaccini. Inoltre, come se non bastasse, si è generata una grande confusione sul richiamo, soprattutto per chi ha ricevuto Pfizer. Qualche giorno fa una circolare del ministero della Salute indicava di spostare la seconda dose del vaccino Pfizer-BioNTech a 42 giorni di distanza dalla prima.
La decisione del ministro della Salute Roberto Speranza arrivava per consentire di poter somministrare così a più persone possibile la prima dose. Ieri l’azienda farmaceutica ha detto che mancare il richiamo dopo 21 giorni può essere pericoloso perché il siero è stato studiato per essere somministrato entro quell’intervallo di tempo. Ma per ora il governo non sembra avere intenzione di cambiare idea e alcune Asl, come quella Napoli 1 Centro, si sta allineando.