Con ogni probabilità i clienti, previ appuntamenti presi grazie all’applicativo WhatsApp, lo aspettavano pazientemente chi a casa chi in zone isolate dell’area del comprensorio ceramico a bordo strada. Lui, puntuale come un orologio svizzero, arrivava con l’auto: un incontro fugace per lo scambio droga e danaro e via. Questo giustificherebbe anche i brevi incontri registrati dai carabinieri di Scandiano nella serata di ieri nella frazione Chiozza di Scandiano al culmine dei quali, successivamente a due incontri sospetti, i carabinieri della Tenenza di Scandiano riuscivano a fermare l’uomo trovato con una decina di dosi di cocaina. Per questi motivi i carabinieri della tenenza di Scandiano hanno arrestato un cittadino albanese 25enne, anagraficamente residente a Cadelbosco Sopra (RE) ma di fatto senza fissa dimora, ristretto, al termine delle formalità di rito, a disposizione della Procura reggiana diretta dal Procuratore Calogero Gaetano Paci. Il relativo procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguirà per i consueti approfondimenti investigativi al fine di consentire al Giudice di verificare l’eventuale piena responsabilità dell’indagato. L’origine dei fatti ieri sera quando verso le ore 20.30 circa, una pattuglia in abiti civili della Tenenza di Scandiano, notava l’odierno arrestato che, alla guida di un’autovettura, eseguiva brevi soste in una strada isolata della frazione Chiozza. All’atto delle soste scendeva dalla macchina incontrandosi con in due circostanze con altrettante persone le quali dopo fugaci scambi si allontanavano. In ragione di ciò i militari raggiungevano il conducente che, alla vista dei militari, si disfaceva di un involucro che recuperato dai carabinieri risultava contenere una decina di dosi di cocaina.
Come riporta la nota stampa, la successiva perquisizione personale estesa al veicolo consentiva di rinvenire all’interno dell’autovettura circa 300 euro in contanti e tre smartphone. Negativo l’esito della perquisizione presso l’abitazione di residenza del giovane. Durante le attività uno dei tre smartphone continuava a squillare insistentemente circostanza per cui i militari riuscivano a identificare e convocare in caserma tre persone che avevano chiamato. I tre in caserma riferivano che i contatti erano da ricondurre all’acquisto di cocaina che loro avevano già fatto anche nel recente passato rivolgendosi proprio al giovane albanese fermato. Il quale aveva la premura di consegnare a domicilio lo stupefacente richiesto. Alla luce delle risultanze investigative il venticinquenne veniva tratto in arresto dai carabinieri scandianesi e ristretto a disposizione della Procura reggiana.