Sono 248 i miliardi che compongono il Recovery Plan illustrato dal premier Mario Draghi alla Camera – “Il primo obiettivo è riparare i danni creati dalla pandemia: il pil è caduto dell’ 8,7, i giovani e le donne hanno sofferto di più il calo dell’occupazione”. Sono inoltre stati stanziati circa 50 miliardi per digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura.
Nel Piano nazionale di ripresa e resilienza non sono rientrati 3 dossier che riguardano le pensioni, le ristrutturazioni e i pagamenti elettronici. I pensionamenti anticipati potrebbero essere sostituiti da interventi diretti a specifiche categorie di lavoratori, il superbonus va in manovra.