CASERTA – E’ stato un anno impegnativo ma ricco di soddisfazioni – a cominciare dalla visita del presidente Mattarella, a febbraio – per la Reggia di Caserta, che guarda con ottimismo al 2025, quando si spera che alcune importanti criticità vengano risolte.
Una su tutte: la grave carenza di personale, che impedisce al museo del ministero della Cultura, sito patrimonio dell’Umanità per l’Unesco, di accogliere tutti i potenziali visitatori. Che sono stati comunque oltre 990mila. Il 2024 è stato all’insegna del cambiamento, con tanti traguardi raggiunti, soprattutto in una visione di prospettiva futura.
“Non interventi spot – precisano dalla Reggia – ma opere strutturali che contribuiranno alla crescita della qualità dei servizi, delle potenzialità di accoglienza, dell’offerta museale, della promozione dell’immagine del Complesso vanvitelliano”. Ma molte, come detto, sono anche le emergenze cui il museo ha dovuto fare fronte, “alcune delle quali ancora concrete – viene sottolineato – come la grave carenza di personale che impone un costante e faticoso monitoraggio al fine di conseguire nei tempi gli obiettivi prefissati e di non perdere ad esempio importanti fonti di finanziamento dei progetti, e garantire la quotidiana apertura al pubblico degli spazi museali”. Peraltro, la mancanza del personale “impone di contingentare il numero dei visitatori e di ridurre gli accessi, a fronte di una domanda in costante crescita”. Nonostante ciò resta solido il rapporto con gli abbonati del museo, che nel 2024 hanno fatto registrare circa 106mila ingressi, con una crescita rispetto allo scorso anno di oltre il 6%. Ed è pure aumentato, anche se non è stato possibile accogliere tutte le richieste pervenute, il numero delle visite delle scolaresche: gli studenti che quest’anno hanno potuto ammirare il Complesso sono stati oltre 116mila. Il 2025 è ricco di cose da fare e di appuntamenti. Dalla restituzione al pubblico dell’ala ovest del palazzo reale alle Serre di Graefer (primo progetto in Italia di partenariato pubblico-privato relativo a un giardino storico); dal nuovo allestimento della Sala dedicata al gallerista Lucio Amelio a una serie di esposizioni, tra cui la grande mostra “Metawork – Michelangelo Pistoletto alla Reggia di Caserta”; dai lavori di rifacimento delle facciate e degli androni dei cortili a quelli delle coperture e dei tetti del Palazzo reale, agli studi sul patrimonio vegetale del Parco reale. Solo per citare alcuni progetti.