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Qual è l’impatto del vaccino in Italia?

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In base all’analisi congiunta dei dati dell’anagrafe nazionale vaccini e della sorveglianza integrata COVID-19 sono stati evidenziati dati promettenti: il tasso di ricovero e decesso diminuisce progressivamente dopo le prime due settimane e fino a circa 35 giorni dopo la somministrazione della prima dose. Una volta trascorsi i 35 giorni si osserva una stabilizzazione della riduzione che è circa dell’80% per il rischio di diagnosi, del 90% per il rischio di ricovero e del 95% per il rischio di decesso. Questi effetti sono simili sia negli uomini che nelle donne e in persone in diverse fasce di età. Si tratta di un’ottima notizia per la lotta al Covid.

In relazione all’andamento delle vaccinazioni in Italia, Luca Fusaro, Dottore Magistrale in Economia Applicata, Dottore Commercialista e Analista di Dati, ha pubblicato una interessante analisi. Prendendo in esame solamente la platea attualmente potenzialmente interessata ai vaccini, ossia i soggetti dai 16 anni in su e non l’intera popolazione italiana, cambiano le percentuali. In Campania risulterebbe vaccinata con la prima dose il 36,9% della popolazione dai 16 anni in su e il 14,02% avrebbe completato l’intero ciclo vaccinale.

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