CASERTA – Aspettando l’udienza di merito fissata dal Tar Campania per il 16 aprile prossimo, il consigliere provinciale Gaetano Di Monaco ha presentato oggi appello cautelare al Consiglio di Stato contro l’ordinanza del Tar del 19 dicembre scorso che aveva sospeso il decreto 37 firmato da Giorgio Magliocca e “restituiva” a Marcello De Rosa il ruolo di vice presidente e, di conseguenza, di presidente facente funzioni della Provincia di Caserta.
Chi credeva, dunque, che la querelle fosse giunta al capolinea con l’ordinanza del Tar, si è sbagliato.
Ma andiamo per ordine. L’ex presidente della Provincia Magliocca, a poche ore dalla scadenza del termine di 20 giorni dalla presentazione delle sue dimissioni, firmava il decreto 37 attraverso il quale revocava l’incarico di vice presidente a De Rosa, nominando suo vice il consigliere Gaetano Di Monaco.
Il sindaco di Casapesenna promosse l’immediato ricorso al Tar, vincendo quel primo round in sede cautelare. Dal 28 novembre Marcello De Rosa siede in Provincia in qualità di presidente facente funzioni.
Il Presidente del Tar della Campania Vincenzo Salamone, con Decreto cautelare monocratico 2466 aveva, infatti, accolto la sua istanza e sospeso l’efficacia del decreto n. 37. Per la giustizia amministrativa “le intervenute dimissioni del Presidente della Provincia determinano, ad un primo sommario esame, la cessazione dalla carica e la carenza di potere ad adottare atti ulteriori, con particolare riguardo alla composizione della giunta provinciale”. In poche parole, Giorgio Magliocca non poteva firmare quel decreto perché già dimessosi dal suo incarico, anche se, nel momento della firma del decreto 37, mancavano ancora alcune ore alla famosa scadenza dei 20 giorni che permette agli amministratori locali di ritirare o rendere irrevocabili le dimissioni stesse.
A quel decreto del presidente Salamone seguiva, il 18 dicembre, l’udienza cautelare. In quell’occasione i magistrati del Tar, in camera di consiglio, ascoltarono gli avvocati delle due parti in causa (De Rosa rappresentato dall’avvocato Fabrizio Perla e Di Monaco dall’avvocato Chicco Ceceri). Il giorno dopo veniva pubblicata l’ordinanza del Tar Campania che confermava la sospensione del decreto 37 del 14 novembre.
Quella decisione sembrava aver messo uno stop alle ambizioni di Di Monaco di tornare a presiedere la Provincia, ma ora si aggiunge il nuovo tassello dell’appello cautelare di Di Monaco e la richiesta di intervento del Consiglio di Stato. (ri.spa)