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Provincia, alzata di scudi dei consiglieri di maggioranza: Magliocca decideva tutto sulla nostra testa. Il caso del cda Gisec…

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CASERTA (Antonio Sanfelice) – Provincia di Caserta, c’è ancora fuoco sotto la cenere. In fibrillazione – manco a dirlo – sono i consiglieri di maggioranza, che non ci stanno più a recitare il ruolo di semplici comparse, come hanno fatto, finora, subendo le scelte della gestione Magliocca.

“Altro che sistema – ci riferisce un consigliere che preferisce restare nell’ombra – Magliocca e Zannini se la cantavano e suonavano da soli. Pensi che siamo venuti a conoscenza del rinnovo del Cda della Gestione impianti ecologici Casertani (Gisec Spa), la società di gestione dei rifiuti, soltanto una decina di giorni fa, mentre il decreto è dell’aprile scorso. I nomi di Vincenzo Caterino, Dario Di Matteo e Nunzia Nigro sono passati letteralmente sulla testa dei consiglieri, decisi in perfetta solitudine dall’ex presidente Magliocca e concordati, è lecito pensare, soltanto con il consigliere regionale Giovanni Zannini”.

Il cambio di umore dei consiglieri di maggioranza che siedono nel Consiglio provinciale di Caserta era già nell’aria. Ma è stato ribadito con molta franchezza, nel corso di una riunione, l’altro giorno, al collega facente funzione Gaetano Di Monaco. Il quale, privo di pratica ed esperienza amministrativa – questo il giudizio che se ne sono fatti – sembra voler interpretato pienamente il mandato ricevuto dall’ex presidente. Sbagliando, evidentemente.
Gli otto consiglieri (nove compreso Di Monaco ed escludendo Marcello De Rosa che evidentemente si è sentito giocoforza escluso da questa maggioranza) lo hanno detto chiaramente al facente funzione: “Stai calmo, astieniti dal prendere posizioni nette, limitati a fare l’ordinaria amministrazione, non andare oltre. Ricordati che sei facente funzione, non sei il presidente. Non impelagarti in atti che non ti sono dovuti”. Ma niente, Di Monaco non è stato a sentire. E’ ormai preso dal ruolo, ci dice un altro consigliere sempre della maggioranza. “Stamattina, per esempio, su una direttiva della segretaria (Elena Inserra) in qualità di Responsabile dell’Anticostituzionale e Trasparenza, benché da noi sconsigliato, ha voluto a tutti i costi procedere con l’assegnazione degli incarichi dirigenziali, applicando il principio della rotazione”. E in questo modo – dice il nostro interlocutore – ha condannato la Provincia alla paralisi. Intanto, perché non ci sono dirigenti a sufficienza per applicare il principio della rotazione, poi perché sono caduti sulle spalle di Solino altri incarichi.

Solino, ricordiamolo, intanto è un articolo 110 (contratto a tempo determinato) e poi non dispone delle necessarie competenze tecniche per affrontare le problematiche connesse alla viabilità e ai trasporti. Insomma, il rallentamento della macchina amministrativa ne risentirà per forza.  
Ma tant’è. Intanto, le perplessità che accompagnano i primi giorni del dopo Magliocca verranno ribadite ed in ogni caso emergeranno in tutta la loro drammaticità già nella riunione del Consiglio Provinciale, prevista a breve, forse già la prossima settimana, che sarà convocata per esaminare i debiti fuori bilancio oltre che per approvare il bilancio consolidato e le variazioni del documento contabile.
“Al collega Di Monaco glielo abbiamo detto in tutte le salse: le ubriacature di potere, soprattutto per chi non ha molta esperienza, sono facili a prendersi e difficile a smaltirsi. Questo è tempo di rimanere sobri. Ma più che metterlo in guardia…”.  



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