NAPOLI – Sono scesi in piazza per protestare contro le zone rosse istituite dal prefetto Michele di Bari in applicazione del ddl 1660, intitolato ‘Disposizioni in materia di sicurezza pubblica, di tutela del personale in servizio, nonché di vittime dell’usura e di ordinamento penitenziario’.
Un gruppo di disoccupati e lavoratori hanno partecipato alla manifestazione promossa da Rete Liberi/E di Lottare di Napoli in piazza San Domenico Maggiore, dando vita ad un presidio e a un volantinaggio.
“Vi diciamo noi cosa serve: tagliare la spesa militare, profitti e patrimoni miliardari, fermare la guerra e le grandi opere inutili e costose, prendere questa gigantesca quantità di risorse che sta nelle mani di pochissimi per garantire lavoro, sanità, casa a tutti/e” si legge nel volantino distribuito in piazza ai presenti.
“Si sta anticipando già adesso il ddl 1660 con ordinanze prefettizie che, pensiamo, siano assurde: impediscono a persone che hanno precedenti contro il patrimonio o per interruzione di pubblico servizio, invasione di uffici, di poter sostare in alcune zone della città. E’ una limitazione della libertà personale allucinante, una forma di marginalizzazione e criminalizzazione che pensiamo sia ancora più assurda e che anticipa un decreto liberticida” dice Walter Iannuzzi della Rete Liberi/e di Lottare di Napoli.