Si è conclusa, con ben 6.115 vaccini anti Covid somministrati, la campagna sull’isola di Procida durata quattro giorni, da mercoledì 28 aprile a sabato 1° maggio. “Siamo la prima piccola isola a raggiungere questo risultato, ma anche il primo comune di discrete dimensioni”, dichiara il sindaco di Procida Dino Ambrosino, secondo cui “la nostra esperienza può servire all’Italia intera per verificare i percorsi del virus in un territorio limitato, ma soggetto comunque alle influenze esterne”.
Da mercoledì a sabato tutta la popolazione procidana non ancora vaccinata è stata convocata nell’hub allestito all’interno della sede del Comune per fascia d’età decrescente: mercoledì gli over 50, giovedì i cittadini di età tra i 40 e i 49 anni, venerdì i 30-39 e sabato i giovani tra i 18 e i 29 anni.
Le operazioni sono proseguite anche ieri, domenica 2 maggio, con la somministrazione dei vaccini agli over 16, a chi attendeva la seconda dose e a chi, nei giorni precedenti, ha saltato l’appuntamento con la prima. “Il gioco di squadra che ci ha consentito di vivere questa straordinaria settimana – prosegue Ambrosino – mi impone di ringraziare innanzitutto il presidente della Regione Vincenzo De Luca, che ha impresso un’accelerazione eccezionale alla richiesta che le isole minori avevano presentato al commissario Figliuolo. La gestione politica spesso impone di prendere posizioni risolute, e lui ancora una volta ha dimostrato di portare fino in fondo gli impegni che assume. Ringrazio Fabio Guardascione e la straordinaria squadra di professionisti Usca che si sono messi a disposizione del territorio insieme ai medici ed alle infermiere dell’isola. Grazie al direttore D’Amore e alla dottoressa Rossetti con cui in poche ore abbiamo allestito il nostro economico hub vaccinale. Grazie ai vigili ed alla straordinaria Protezione Civile che ha risposto presente, anche con un così limitato preavviso”.
L’auspicio di Ambrosino è “che i colori di Procida possano portare speranza in quest’Italia così stanca di sacrifici e limitazioni”.