NAPOLI – Con la ripresa a pieno regime delle udienze, il sistema del cosiddetto Processo telematico sarà sottoposto ad una verifica sul campo che si prospetta molto complessa per questioni di ordine logistico, come la mancata cablatura nelle aule. Il procuratore generale Aldo Policastro ha convocato per domani, mercoledì 8 gennaio, una riunione con i procuratori della Repubblica del distretto allo scopo di esaminare la situazione e valutare le criticità.
Oltre a Nicola Gratteri, che coordina i pm di Napoli, ci saranno i dirigenti delle Procure di Nola Marco Del Gaudio, di Torre Annunziata Nunzio Fragliasso, di Napoli Nord Maria Antonietta Troncone, di Santa Maria Capua Vetere Pier Paolo Bruni, di Avellino Domenico Airoma e di Benevento Gianfranco Scarfò. Nel 2024, il “binario telematico” era obbligatorio solo per le richieste di archiviazione del pubblico ministero. Lo scorso 30 dicembre la Gazzetta Ufficiale ha pubblicato il Regolamento che modifica i termini del deposito degli atti previsti dalla Riforma Cartabia sul processo penale telematico (ndr decreto ministeriale 23 dicembre 2023, n. 217). Sono state introdotte disposizioni che prevedono l’obbligatorietà e l’esclusività del deposito telematico di atti, documenti, richieste e memorie, nonché le notifiche presso il domicilio digitale dell’imputato. Il provvedimento, a firma del ministro della Giustizia Carlo Nordio, introduce una disciplina transitoria che proroga in successive fasi temporali – il regime del “doppio binario” (analogico e telematico) per il deposito degli atti.