Anche a Latina e provincia è attivo il progetto Sprint per sviluppare attività di “capacity building” finalizzate a contrastare sfruttamento lavorativo e caporalato in agricoltura.
Il progetto è stato presentato oggi in prefettura dal prefetto Maurizio Falco al presidente della Consulta per l’attuazione del Protocollo d’intesa per la prevenzione e il contrasto dello sfruttamento lavorativo in agricoltura e del caporalato, Roberto Maroni, durante un incontro per fare il punto sulle prospettive di collaborazione con le altre istituzioni e con le aziende del settore agricolo allo scopo di favorire l’iscrizione delle imprese alla Rete agricola di qualità.
“Sprint”, spiega la prefettura, può considerarsi il “trampolino di lancio” di ulteriori progetti finalizzati a favorire una legalità “conveniente”, che induca aziende e lavoratori a operare nel rispetto delle regole anche per ottenere misure favorevoli come sgravi fiscali, facilitazione di accesso al credito per le imprese iscritte alla Rete agricola, agevolazioni per i lavoratori del settore in termini di accesso al microcredito, orientamento e consulenza giuridico-sanitaria.
Durante l’incontro, sono anche stati illustrati i risultati del lavoro del locale sportello unico per l’immigrazione, che ha quasi del tutto definito tutte le pratiche relative alle richieste di emersione di lavoro irregolare.