SCAFATI – Firmato l’accordo per la riqualificazione e la valorizzazione del Real Polverificio Borbonico di Scafati, sottoscritto da Agenzia del Demanio, Regione Campania, Ente Parco Regionale del Bacino Idrografico del Fiume Sarno e Università degli Studi di Salerno.
L’intesa, che segue un accordo firmato nel marzo 2024 dall’Agenzia del Demanio e dal Parco Archeologico di Pompei (MIC), anche con la proficua disponibilità e collaborazione dell’Amministrazione Comunale di Scafati, impegna le parti ad avviare iniziative che favoriscano la creazione di un ecosistema a carattere culturale, restituendo al territorio una vocazione complessiva di attrattore per un turismo culturale e sostenibile che accresca le potenzialità di sviluppo dell’intera area. Attraverso l’estensione di processi culturali, che trovano profonda origine nella terra, nella produzione agricola e artigianale e nelle tradizioni del territorio, si punta a una maggiore offerta per i visitatori che attualmente accedono solo all’area archeologica e a incentivare un nuovo modo di conoscere il nostro patrimonio culturale così che i turisti possano superare la logica di “viaggiatori in visita” per vivere pienamente il contesto urbano e sociale. Un Tavolo Tecnico coordinerà le attività per la buona riuscita degli interventi e delle strategie di sviluppo.
L’intesa prevede il coinvolgimento, a partire dalle fasi progettuali, di imprenditori e investitori privati interessati ad operazioni di partenariato nell’area archeologica. A tal fine, oggi sul sito www.pompeiisites.org è stato pubblicato un avviso aperto di consultazione di mercato (D.lgs. 36/2023), di cui l’Ente Parco Archeologico di Pompei è soggetto proponente, nell’ambito del partenariato pubblico-privato, per raccogliere anche da imprenditori e investitori italiani e internazionali proposte per un piano di rigenerazione complessiva dell’area ad alta valenza ambientale e culturale in continuità con le strategie già poste in essere per gli altri siti e aree verdi del Parco Archeologico di Pompei.
Si tratta di un’area di circa 15 ettari pressoché rettangolare su cui insistono numerosi edifici di diverse epoche (circa 29.000 mq coperti, 173.000 metri cubi di volumetrie complessive tra le parti storiche da preservare e quelle più moderne suscettibili anche di nuove riconfigurazioni) inserite all’interno di un’area verde, che ne costituisce il parco, caratterizzata da due viali di platani e verdeggianti tratti secondari.
Oggi il sito è già utilizzato per fiere di settore e accoglie un progetto di agricoltura sociale, che vede impegnati giovani del territorio nella coltivazione e produzione di prodotti della terra. Dunque, un grande spazio verde urbano, pubblico e accessibile alla comunità e alle famiglie del territorio, che assieme agli edifici si presta a essere trasformato in un Parco tematico green con strutture turistico-ricettive, laboratori per la ricerca sulla sostenibilità ambientale, spazi destinati ad attività agroalimentari, culturali ed esperienziali in connessione con l’area archeologica di Pompei.