La polemica sui brevetti dei vaccini possono essere sospesi, ma vanno altresì rimossi tutti i blocchi alla loro esportazione. Mario Draghi ha precisato così la sua posizione, nel corso della cena di lavoro dei leader europei che chiude la prima giornata del Social Summit di Oporto.
Per un Paese, come l’Italia, che con qualche difficoltà sta lavorando per produrre vaccini Covid sul proprio territorio, è importante agire sulle filiere produttive a livello europeo e mondiale. Così come è cruciale dare una mano ai Paesi meno sviluppati, a partire da quelli del Nord Africa e dell’Asia, sia per ragioni umanitarie che per evitare un ritorno del contagio che a fatica si sta arginando. Non solo l’aumento della produzione e lo sviluppo di filiere diffuse a livello globale potrebbe avere effetti positivi sul costo dei vaccini, osservano fonti ministeriali italiane, ma vanno anche tenute in conto considerazioni geopolitiche e il tentativo di sottrarre Paesi come il Marocco o l’India all’influenza di Cina e Russia. Draghi a Roma il 21 maggio ospiterà il Global Health Summit, che tenterà anche di disegnare una prospettiva sul fronte della produzione e distribuzione dei vaccini