Un monitoraggio della Coldiretti sul più grande fiume italiano in occasione della giornata mondiale dell’acqua (World Water Day) del 22 marzo istituita dalle Nazioni Unite nel 1992, evidenzia un abbassamento del livello idrometrico del fiume Po. Un evento simile si era registrato già lo scorso agosto per effetto della lunga assenza di precipitazioni con l’allarme siccità al nord proprio all’inizio della primavera quando le coltivazioni hanno bisogno di acqua per crescere. “Si tratta – sottolinea la Coldiretti – della conferma dei cambiamenti climatici in atto che hanno cambiato soprattutto la distribuzione temporale e geografica delle precipitazioni come dimostra la forte ondata di maltempo in atto nel meridione con bufere di neve e pioggia mentre al nord continua a splendere il sole“.
“Al Ponte della Becca il livello idrometrico del fume Po è di -2,6 metri, praticamente lo stesso di agosto 2020, con una situazione di magra che si registra in tutti i principali fiumi del bacino come l’Enza che è vicino al minimo storico o il fiume Savio. Lo stato del più grande fiume italiano – sottolinea la Coldiretti – è in realtà rappresentativa di una situazione di carenza idrica che riguarda anche il lago di Como che a Malgrate si trova sotto la media del periodo con un livello di riempimento del 12%“.