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Parma: controlli alle filiere delle carni, sequestrati 235 kg di prodotti in cattivo stato di conservazione

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I Carabinieri del NAS di Parma, a Reggio Emilia, nel corso di un controllo igienico sanitario svolto insieme ai veterinari dell’AUSL presso un negozio di generi alimentari, hanno sequestrato 235 kg di carne rinvenuta in cattivo stato di conservazione.

I prodotti sequestrati, ossia carne fresca bovina, avicola, ovicaprina e preparazioni a base di carne e latte bovino, del valore commerciale di circa 2000 euro, sono stati rinvenuti sia nelle celle di conservazione delle carni fresche, risultate in condizioni igieniche inadeguate a causa della presenza di sporco vetusto, ruggine e scrostature, sia sul banco vendita, a diretto contatto con verdure in fase di deterioramento, tali da costituire pericolo di contaminazione da agenti patogeni.

Alcune carni, rinvenute nelle celle frigorifere, si trovavano poggiate direttamente a terra o a contatto con frattaglie, che non erano stoccate separatamente dalle carni fresche e in specifici contenitori ermeticamente chiusi, come invece è previsto. I prodotti alimentari di carne sono stati sottoposti a sequestro penale e nei confronti del legale rappresentante dell’attività è scattata una denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Reggio Emilia per violazioni alla disciplina igienica della produzione e della vendita delle sostanze alimentari e delle bevande. In provincia di Reggio Emilia, i militari del NAS hanno ispezionato una macelleria-salumeria, dove hanno rinvenuto e sequestrato una carcassa di carne di agnello priva della prevista bollatura sanitaria.

Nel corso del controllo sono state rinvenute anche preparazioni gastronomiche commercializzate senza indicazioni riguardanti gli ingredienti e gli allergeni e sono state riscontrate carenze igienico sanitarie dovute alla presenza di oggetti e materiali non attinenti all’attività nonché alla presenza di prodotti alimentari stoccati a stretto contatto con il pavimento. Al legale rappresentante dell’attività sono state comminate sanzioni amministrative per un importo complessivo di 7000 euro ed è stata applicata la diffida per il ripristino delle condizioni igienico sanitarie.

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