SAN FELICE A CANCELLO – Eleonor un mese fa era partita dall’Albania per raggiungere il marito, insieme ai figli, a San Felice a Cancello. Qui l’uomo lavorava come bracciante e lei, appena 24enne e con due bimbi piccoli di 4 e 6 anni, voleva riunire la famiglia ed iniziare con l’uomo che amava una nuova vita in Italia.
Avevano trovato casa in via Caravaggio, iniziato a conoscere i vicini di casa. I bimbi frequentavano le scuole locali. Insomma, tutto sembrava andare bene. Fino a ieri notte: alle 3.20 quel marito amorevole si è trasformato nel suo assassino. Luzmil Toci ha strangolato e ucciso sua moglie, mentre lei dormiva nel letto coniugale. Ora lui non sa spiegare il perché. Davanti al pm ed ai carabinieri di Maddaloni che hanno eseguito l’arresto ha detto di non sapere perché l’avesse fatto. Non esiste un movente per questo atroce omicidio (non esisterebbe in nessun caso, ndr) compiuto mentre i loro figli erano nella stanza accanto.
Dopo il delitto Luzmil si è diretto a casa di suo fratello, poco distante da via Caravaggio. Ha chiesto di essere accompagnato in ospedale ma la cognata, insospettitasi, ha chiamato Eleonor. Una videochiamata a cui ha risposto il bimbo di 6 anni. E’ stato lui a mostrare alla zia il cadavere della madre. E’ stato lui a dire alla donna “papà ha ucciso la mamma”.
Ciò che è accaduto ieri a San Felice è sì l’ennesimo femminicidio, ma i dettagli fanno rabbrividire. Due bimbi piccoli che guardano il cadavere della loro giovane mamma. Riprendono con il telefonino quel corpo inerme. Mai dimenticheranno, nonostante la loro età, ciò che è accaduto. Oggi sono orfani di una mamma uccisa e di un padre che dovrà scontare la giusta pena per il delitto commesso. Momentaneamente i bimbi sono stati affidati ad alcuni familiari, mentre il loro padre è rinchiuso nel carcere di Santa Maria Capua Vetere. Il corpo di Eleonor si trova, invece, nel centro di medicina legale di Caserta, dove verrà effettuata l’autopsia.
Nelle foto la casa in cui è avvenuto il delitto. Nel riquadro Luzmil Toci ed Eleonor Toci