L’indagine riguarda una serie di illeciti riguardanti procedure ad evidenza pubblica nel settore della depurazione. In particolare, sono state ricostruite condotte collusive e fraudolente finalizzate ad avvantaggiare uno o più operatori economici con riguardo ad appalti.
Sono dieci le misure cautelari, tra interdittive e arresti domiciliari, sono state emesse dal Gip di Paola, Rosa Maria Misiti ed eseguite dai carabinieri in alcuni comuni dell’alto Tirreno cosentino, tra cui S.Nicola Arcella, Buonvicino e Diamante. Fra gli indagati, un sindaco, tre responsabili degli Uffici tecnici di comuni, vari imprenditori e un tecnico dell’Arpacal.